Presidente della società calcistica Rondinella Marzocco e candidato civico nella lista "E' Ora" alle ultime elezioni regionali, l'imprenditore Lorenzo Bosi è morto improvvisamente a Firenze all'età di 57 anni. Era il figlio del senatore Francesco Bosi scomparso nel 2021.
Figura di riferimento per la comunità cittadina del capoluogo toscano, la notizia della sua morte è stata diffusa dalla Rondinella in una nota diffusa anche tramite i social: "È con dolore e incredulità che la società sportiva Rondinella Marzocco annuncia la prematura scomparsa del suo amato presidente Lorenzo Bosi, stroncato nella notte da un malore improvviso".
"Il suo impegno - ricostruisce ancora la società - andava oltre i confini del campo da gioco. Lorenzo Bosi era noto per la sua profonda vicinanza al calcio dilettantistico toscano e per il suo sincero impegno politico a favore dello sport di base".
La salma sarà esposta presso il centro sportivo di Ponte a Greve a Firenze nel tardo pomeriggio di oggi.
"Sotto la sua guida, la Rondinella Marzocco sta vivendo un momento di grande orgoglio sportivo, guidando la classifica del girone B del campionato di Eccellenza Toscana. Questo risultato è il frutto della sua visione, della sua determinazione e del suo amore incondizionati", sono ancora le parole della società che ha richiesto il rinvio della partita in programma per domenica 2 Novembre.
Il cordoglio delle istituzioni
Col passar delle ore si sono moltiplicate le espressioni di cordoglio, anche da parte delle istituzioni. Su tutte quella del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "Apprendo con profondo cordoglio la notizia della prematura scomparsa di Lorenzo Bosi, imprenditore di 58 anni, presidente della Rondinella Marzocco e figura di spicco della comunità fiorentina. A nome mio personale e dell’intera Regione Toscana, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia, ai figli, a tutti i suoi cari e all’intera comunità della Rondinella, che egli guidava con passione e visione", ha detto.
"Lorenzo Bosi - ha ricordato - era un uomo di straordinaria qualità umana, dotato di uno spirito costruttivo e di una profonda dedizione per la sua città. Era il figlio dell'ex senatore e sottosegretario Francesco Bosi. Era un giornalista. Aveva lavorato all'ufficio stampa del Consiglio regionale tra la fine degli anni Novanta e la metà del primo decennio del Duemila ed era stato vicedirettore di Calciopiù. Ha onorato Firenze e la Toscana attraverso il suo instancabile impegno nello sport, che considerava una vera e propria scuola di vita e un pilastro fondamentale per la crescita dei giovani e della comunità. Ricordo anche il suo impegno civile nelle scorse elezioni regionali. La sua scomparsa è una perdita per l’intera comunità, che perde un concittadino generoso e appassionato".
La sindaca di Firenze Sara Funaro ne ha rammentato"la straordinaria dedizione allo sport, un'attività che considerava una vera e propria scuola di vita e un pilastro per la crescita della comunità".