Cultura

Giani cicerone al "Palazzo del Pegaso"

Dal 2 gennaio il palazzo del Consiglio regionale sarà aperto a tutti i cittadini che vorranno visitarlo dalle 10 alle 12 per ammirare le opere d'arte

Sarà il presidente dell'Assemblea toscana Eugenio Giani, nella giornata inaugurale, a fare da guida lungo tutto il percorso. Si partirà dal corridoio affrescato nel corso del Settecento, al primo piano, dove dieci grandi pannelli presentano la Toscana premoderna, quindi i periodi etrusco, romano e medievale. 

La sala adiacente è dedicata a Paolo Barile, ma tutti la chiamano sala del Pegaso, per la riproduzione della medaglia esposta al Bargello, voluta dal Cardinale Pietro Bembo e forse coniata da Benvenuto Cellini. Tra le opere ammirabili l'affresco 'Trinità in gloria' di Vincenzo Meucci, che nel 1748 ultimò anche gli affreschi della Galleria Dipinta. Nella Cappella Capponi è affisso un ritratto di Cosimo I de' Medici. 

"Il Palazzo che ci accoglie è da un lato Panciatichi e dall'altro Covoni. Proporrò alla commissione per la denominazione dei beni regionali, che presiedo, che diventi il Palazzo del Pegaso, per dare un'idea unitaria ed abbracciare la storia millenaria della nostra regione", ha spiegato Giani.

Terminato il percorso storico, sarà possibile visitare anche le mostre temporanee, che vengono allestite periodicamente, come quella attuale dedicata al matrimonio tra Francesco de' Medici e Giovanna d'Austria, avvenuto il 18 dicembre 1565, che segnò l'ingresso della Toscana nel novero delle Nazioni europee.