Cultura

La Toscana premia la storia di genere

Il premio Bortolotti 2014 è stato vinto da Silvia Carraro con una ricerca sulla vita delle monache nella Venezia del Medioevo. Seconda Olivia Fiorilli

"Tra sacro e quotidiano. Il monachesimo femminile nella laguna di Venezia in epoca medievale (secoli IX-XIV)": questo il titolo della tesi di dottorato che è valsa alla sua autrice, Silvia Carraro, il primo premio e il diritto alla pubblicazione nell'edizione 2014 del "Premio Bortolotti 2014", riconoscimento nato per valorizzare l'impegno di giovani studiose della storia di genere e quindi per approfondire il ruolo delle donne nella società. Secondo posto e pubblicazione, per un'altra giovane ricercatrice, Olivia Fiorilli, con la tesi di dottorato dal titolo "La costruzione dell'infermiera moderna. Genere, biopolitica, immaginario nel primo trentennio del Novecento".

Il premio, unico in italia, è stato istituito nel 1990 in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche in memoria di Franca Pieroni Bortolottti, studiosa fiorentina che per prima ha posto al centro della sua riflessione la questione femminile. Il 2015, in cui ricorrerà il 90/o anno dalla nascita di Bortolotti, ha dichiarato la consigliera regionale Daniela Lastri, membro dell'Ufficio di presidenza, sarà "occasione per riaprire una riflessione sui temi trattati dalla studiosa: il rapporto donne e politica, tra donne e istituzione e della storia del movimento delle donne Italia".

Nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi in Palazzo Bastogi a Firenze, un ricordo particolare è stato dedicato alla figura di Mara Baronti, ex presidente della commissione regionale Pari opportunità scomparsa nel settembre scorso, cui è stata dedicata l'edizione 2014 del premio.