Il testo raccoglie la storia di un'evoluzione, la confessione di un ragazzo di strada diventato un uomo in rivolta, di un musicista che scava nella sua anima gitana per ricordarci che la disobbedienza non è un gioco da ragazzi nè l'ultima spiaggia di chi non ha niente da perdere.
Piero Pelù ha attraversato trent'anni di storia della musica italiana, con i Litfiba e in solitaria, e nel libro si racconta esoriczzando così le sue paure.