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Altri due casi in Toscana di vaiolo delle scimmie

Un paziente, livornese, è ricoverato in ospedale. L'altro è grossetano. La Asl: "Malattia trasmessa quasi esclusivamente per via sessuale"

Sanitari in ospedale

Due nuovi casi di vaiolo delle scimmie in Toscana. 

Il primo è un giovane livornese che è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale labronico dove peraltro, nel giugno scorso, è già stato ospitato un paziente con la stessa patologia ma proveniente da un'altra provincia toscana. Le sue condizioni sono stabili ed è costantemente monitorato dai sanitari. "Al momento non ci sono elementi di particolare allarme" si legge in una nota della Asl Nord Ovest.

L'altro è un uomo di 40 anni che non ha avuto bisogno di ricovero e viene seguito a domicilio dai medici della Asl Toscana Sud Est. Sarebbe collegato a un altro caso di infezione, un uomo di 50 anni che una settimana fa aveva manifestato alcuni sintomi ma senza bisogno di ricovero ospedaliero. Sempre nel grossetano il primo caso rilevato era stato invece ricoverato, guarendo nel giro di una settimana.

In Toscana le diagnosi di vaiolo delle scimmie sono state ad oggi una quindicina mentre in Italia sono più di 500 (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Il vaiolo delle scimmie provoca lesioni cutanee, febbre e altri sintomi e il contagio avviene a seguito di un contatto stretto con i fluidi corporei della persona che ha l'infezione in corso. "Questa patologia ad oggi si è trasmessa quasi esclusivamente per via sessuale e interessa prevalentemente maschi - spiega la Asl Toscana Nord Ovest in una nota - La contagiosità, al di fuori di questa modalità. è pertanto limitata e non rappresenta un pericolo per la popolazione generale, anche se in Italia i casi sono in aumento". "Nell'area livornese siamo al primo paziente - si legge ancora la nota della Asl - Nel mese di giugno ne abbiamo ricoverato uno proveniente da un'altra provincia toscana, guarito dopo circa un mese di isolamento prima ospedaliero e poi domiciliare. Entrambi sono giovani e con una storia di rapporti sessuali non protetti".

Ieri il Ministero della salute ha emanato una circolare che consente alle Asl di disporre, in determinati casi, la quarantena per le persone entrate in contatto stretto con chi si ammala di vaiolo delle scimmie.

Per saperne di più leggi qui sotto gli articoli collegati.