Cultura

Antico lastricato affiora dai lavori in piazza

Lo scavo effettuato per opere d'illuminazione pubblica ha portato alla luce la pavimentazione medievale. Archeologi al lavoro, cantiere sospeso

Il pavimento medievale affiorato dagli scavi

Una pavimentazione medievale, probabilmente trecentesca, è affiorata durante gli scavi per opere di illuminazione pubblica: in piazza Garibaldi a Massa Marittima, in Maremma, gli archeologi sono già al lavoro per studiare gli antichi reperti e progettare la loro valorizzazione e restituzione alla fruizione collettiva.

Il rinvenimento, di cui informa l'amministrazione comunale, riguarda laterizi posti di taglio con andamenti diversi a creare dei riquadri delimitati da bande oblique, del tutto analoghi ad alcuni frammenti emersi negli scavi del 2015 in prossimità delle mura urbane, nel Giardino di Norma Parenti. 

"A fronte dell'analogia - commenta Alessandro Fichera per la ditta incaricata della sorveglianza archeologica - la datazione potrebbe essere attribuita ad un orizzonte di metà XIV secolo, corrispondente ad uno dei momenti di maggior importanza del centro massetano”. 

Il rinvenimento si colloca nel cuore della città vecchia, a pochi passi dalla Cattedrale di San Cerbone e dal Palazzo comunale di Massa Marittima: "Il tratto di pavimentazione riemerso - sono le parole del sindaco Marcello Giuntini - offre nuovi spunti di riflessione sull'utilizzo dei materiali da costruzione nella Massa Marittima trecentesca". 

“La Soprintendenza - ha commentato Enrico Maria Giuffrè, funzionario archeologo presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo - monitora costantemente, nell’ambito delle sue specifiche competenze di tutela, tutti gli scavi in corso nel centro storico di Massa Marittima. Il costante aggiornamento sull’andamento dei lavori tra Comune, archeologo sul campo e Soprintendenza ha permesso di attivare immediatamente tutte le procedure necessarie alla documentazione e conservazione dei resti sepolti e di iniziare fin da subito a ragionare su una progettazione volta anche alla migliore valorizzazione e restituzione al pubblico delle scoperte".

A seguito del ritrovamento i lavori sono stati sospesi e gli addetti alla sorveglianza archeologica hanno eseguito le verifiche e gli accertamenti del caso: "La soluzione prospettata dal gruppo di progetto - fa sapere l'amministrazione comunale - prevede la variazione della disposizione delle linee di alimentazione per contenere l’altezza della stratigrafia e far sì che l’impianto possa essere posizionato senza dover interferire con gli elementi in cotto della pavimentazione rinvenuta".