Cultura

Firme a quota 70.000 per #dillointaliano

La petizione è stata lanciata dall'Accademia della Crusca. In arrivo un sito web per scegliere le parole italiane che sostituiranno quelle straniere

"Quando Annamaria Testa è venuta a Firenze per presentarci la petizione - ha scritto ai firmatari  il presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini - abbiamo immaginato un'iniziativa concreta che possa aprire una prospettiva di partecipazione".

"Il direttivo si riunirà nei prossimi giorni e, se non porrà ostacoli, progettermo un sito internet di facile accesso e consultazione per aiutare tutti a orientarsi fra vecchie e nuove parole straniere entrate nel nostro lessico - continua Marazzini - Non si tratta di imporre scelte ma di cercare un consenso largo e la partecipazione attiva degli italiani e di tutti coloro che amano la nostra lingua".

Nel sito potranno essere pubblicate anche segnalazioni, proposte, commenti e contributi.

"Non vogliamo fare la guerra all'inglese - ha detto il presidente - ma rammentare ai parlanti italiani che in molti casi esistono parole utilizzabili, comode e trasparenti, e proporle come possibile alternativa per promuovere la grande ricchezza lessicale della nostra lingua".

La Crusca sta lavorando anche alla realizzazione di un osservatorio del neologismi per fare una verifica internazionale di come si diffondano nel mondo anglicismi e parole nuove.