Cultura

Polittico di Piero della Francesca ricomposto dopo 555 anni

Per la prima volta le 8 tavole realizzate per la chiesa degli agostiniani a Sansepolcro sono state riunite, arrivate da 5 musei internazionali

Alcune delle tavole del Polittico Agostiniano

Ricomposto nella sua interezza dopo 555 anni un polittico di Piero della Francesca che l'artista aveva realizzato per l'altar maggiore della chiesa degli agostiniani a Sansepolcro, nell'Aretino. Le 8 tavole sono state reperite e fatte arrivare da 5 musei internazionali, e presto faranno inedita e quanto mai unica mostra di sé al Museo Poldi Pezzoli di Milano

Era il 1469 quando l’artista finiva di dipingere il suo magnifico Polittico Agostiniano, iniziato nel 1454. La pala, fra le opere di maggiore impegno di Piero della Francesca, fu smembrata e dispersa entro la fine XVI secolo. 

Oggi ciò che resta dell'opera sono 8 pannelli (la tavola centrale e gran parte della predella non sono state finora rintracciate) che si trovano in musei d'Europa e degli Stati Uniti, oltre che al Museo Poldi Pezzoli proprietario del panello raffigurante San Nicola da Tolentino, uno dei 4 santi che appartenevano alla parte centrale del polittico.

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In passato alcuni musei avevano già provato a riunire il polittico: lo stesso Museo Poldi Pezzoli nel 1996, la Frick Collection nel 2013 e il Museo dell’Hermitage nel 2018. Ma, non ottenendo tutti i prestiti, ne avevano finito col proporne solo una ricostruzione virtuale. 

Ma adesso, e per la prima volta nella storia, dal 20 Marzo sarà possibile ammirare riuniti tutti i frammenti del famoso polittico, arrivati dai musei proprietari dei pannelli superstiti: la Frick Collection di New York (San Giovanni Evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo), il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (Sant’Agostino), la National Gallery di Londra (San Michele Arcangelo) e la National Gallery of Art di Washington (Sant’Apollonia).

Gli ori e i broccati visti da vicino

Visti da vicino i dipinti riveleranno la minuziosa attenzione del maestro per i tessuti e i gioielli lussuosi come il broccato d’oro del Sant’Agostino e l’armatura del San Michele Arcangelo e, per contro, la semplicità del saio del San Nicola da Tolentino, austero e ruvido. 

Mostreranno inoltre i giochi di luce che Piero della Francesca ha sapientemente utilizzato per ognuno dei pannelli, rivelando una grande attenzione per i dettagli degli ornamenti che oggi dialogano perfettamente con le arti decorative presenti nella collezione del museo milanese.

La mostra, ideata da Alessandra Quarto, direttrice del Museo Poldi Pezzoli, è a cura di Machtelt Brüggen Israëls (Rijksmuseum e Università di Amsterdam) e Nathaniel Silver (Isabella Stewart Gardner Museum, Boston), studiosi di livello internazionale e gli ultimi a proporre la ricostruzione del polittico nel 2013 presso la Frick Collection di New York sulla base delle indagini finora condotte.

L’organizzazione della mostra è a cura di Lavinia Galli, conservatrice, e Federica Manoli, collection manager, del Museo Poldi Pezzoli, con il coordinamento di Arianna Pace, dell’ufficio mostre.

Presentati in un suggestivo allestimento a cura dell’architetto Italo Rota e dello studio internazionale di design CRA-Carlo Ratti Associati, i pannelli saranno accostati tra loro con le cornici che li hanno “accompagnati” in questi secoli di storia collezionistica. Il progetto mira a restituire al pubblico e agli studiosi la piena esperienza dell’opera pierfrancescana con tutta la sua potenza evocativa dell’epoca rinascimentale.