Cultura

Missione futuro per i musei alla prova digitale

Essere scrigno del passato proiettandosi nel domani tramite linguaggi e strumenti delle nuove tecnologie: è la sfida raccolta nell'Internet Festival

Cristina Manetti al workshop su musei e digitale

Si può essere scrigno del passato ma proiettarsi nel futuro raccogliendo la sfida del digitale e delle nuove tecnologie? Sì che si può e anzi si deve, secondo quanto è emerso stamani nel corso del workshop che all'Internet Festival di Pisa ha messo a confronto negli spazi della Gipsoteca di Arte Antica il capo gabinetto del presidente della Regione e presidente del Museo Casa di Dante Cristina Manetti, il critico d’arte Maurizio Vanni, Riccardo Lami di Palazzo Strozzi e il direttore del Centro Pecci di Prato Stefano Collicelli Cagol moderati dal direttore Francesco Palumbo.

Le nuove sfide dei musei e delle realtà culturali in relazione alla digitalizzazione impongono una riflessione sul come cambia la fruizione museale nell’era di Internet e dei Social media, come cambiano anche le strategie, il concetto di accessibilità e la promozione dell’offerta museale, senza rinunciare però alla fisicità. 

“Ogni museo oggi deve proiettarsi nel futuro e quindi investire in quelle che sono le nuove tecnologie applicate ai beni culturali, perché ce lo richiedono i tempi - ha detto Manetti -. I nuovi linguaggi servono soprattutto per essere più attrattivi e per parlare meglio anche alle nuove generazioni. Penso che sia un passaggio che non possiamo rimandare”.

Nella Sala Stemmi della Scuola Normale superiore l’assessora regionale al lavoro e formazione, Alessandra Nardini, è invece intervenuta all’iniziativa condotta da Fosca Giannotti intitolata Human-centered AI: short and long terms challenges towards a digital humanism a cui hanno partecipato anche Yoshua Bengio in collegamento e ospiti istituzionali e ricercatori di eccellenza del centro 3AI CoteD’Azur e del Centro Regionale Big Data and Artificial Intelligence (Cbdai).