Cultura

L'impero cinese del falso vale trenta milioni

Dodici imprenditori denunciati e sei milioni di abiti sequestrati dalla guardia di finanza. Maxi operazione a Prato, Roma e Viterbo

Erano contraffatti e per la loro composizione anche potenzialmente pericolosi per chi li avesse indossati i sei milioni abiti che la guardia di finanza ha sequestrato assieme a più di mille bracciali anch'essi falsi. L'operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Prato Valentina Cosci e ha riguardato sia la Toscana che il Lazio. 

Le perquisizioni dei finanzieri hanno riguardato una serie di ditte, tutte a conduzione cinese, tra Prato, Roma e Viterbo. I dodici imprenditori denunciati sono i titolari e gli amministratori delle imprese dove sono stati eseguiti i sequestri. I finanzieri hanno seguito l'intera filiera della contraffazione. Le indagini sono partite dalle perquisizioni eseguite nel centro espositivo 'Euroingro' di Prato.

Il valore della merce sequestrata ammonta a trenta milioni di euro.