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Covid, analisi a caccia delle varianti di Omicron

Italia divisa in 4 macro aree per la mappatura del grado di diffusione delle varianti, in particolare Omicron. Sarà elaborata sui dati del 4 Aprile

Nuove analisi sono state disposte dall'Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute sulla prevalenza delle varianti di Sars-CoV-2, al fine di stabilire una mappatura del grado di diffusione della variante omicron e dei suoi sottolignaggi in Italia. Lo prevede la circolare firmata dal direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

Si tratta di una indagine rapida che prende in considerazione i campioni dai casi notificati il 4 Aprile 2022, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico. Le Regioni dovranno inviare i dati entro il 13 Aprile 2022 alle ore 12.

Il trend dei contagi è invariato, nelle ultime 24 ore l'Italia ha mostrato una crescita dei ricoveri nei reparti ospedalieri dedicati ai pazienti Covid (Qui il quadro nazionale ed in Toscana).

La nuova indagine è stata coordinata dall’Istituto superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome. 

L'obiettivo è identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RTPCR possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti.

Verranno considerate 4 macro aree: Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia). 

Il campione richiesto per ciascuna Regione/PA dovrà essere scelto in modo casuale fra i campioni positivi garantendo la rappresentatività geografica e se possibile la rappresentatività per fasce di età.