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Caro energia, ok del Cdm al decreto Aiuti ter

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo provvedimento con ulteriori misure di sostegno a famiglie e imprese per 14 miliardi di euro

Mario Draghi

Introduzione di un nuovo bonus da 150 euro per redditi fino a 20mila euro, conferma del taglio delle accise sui carburanti, estensione del credito d'imposta alle piccole imprese e in generale misure per un importo complessivo di 14 miliardi di euro: sono i capisaldi del decreto Aiuti ter su cui il governo è al lavoro per sostenere famiglie e imprese dinanzi a crisi energetica e inflazione al galoppo. 

Stamani, mentre il decreto Aiuti bis ancora non ha completato l'iter parlamentare e all'indomani della sua approvazione alla Camera, il Consiglio dei ministri si è riunito per progettare le prossime misure urgenti.  

I contenuti allo studio sono stati illustrati in una conferenza stampa al termine della seduta dal premier per gli affari correnti Mario Draghi e dai ministri per gli affari correnti dell’economia e delle finanze Daniele Franco e della transizione ecologica Roberto Cingolani con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Roberto Garofoli.

"Non prevediamo nessuno scostamento di bilancio ma impieghiamo le maggiori entrate fiscali di questi mesi derivante dall'aumento del tasso di inflazione e dalla crescita: questo ci consente di aiutare famiglie ed imprese senza mettere a rischio i conti pubblici e causare tensioni sui mercati", ha spiegato Draghi in avvio di conferenza stampa sottolineando come fra decreto Aiuti bis e decreto Aiuti ter sia stata messa in campo la somma complessiva di 31 miliardi circa.

Le misure per le imprese

Fra le novità introdotte e sottolineate dal presidente del consiglio ci sono i prestiti senza commissioni aggiuntive su cui il sistema bancario ha mostrato disponibilità nell'erogazione agli imprenditori per il pagamento delle bollette: i prestiti, ha illustrato Draghi, saranno garantiti gratuitamente dallo Stato.

Il credito d'imposta vede ampliarsi la platea dei beneficiari anche alle piccole realtà imprenditoriali con livelli di consumo elettrico non inclusi nei precedenti provvedimenti. 

Un intervento specifico da 190 milioni è stato riservato al settore agricolo, mentre 100 milioni di euro sono destinati a favore delle aziende del trasporto pubblico locale per i maggiori costi sostenuti nel terzo quadrimestre del 2022 per l'acquisto del carburante.

Dovrebbero entrare a parte del decreto anche 50 milioni di risorse in più, per il 2022, destinati ai gestori di impianti sportivi e piscine fra associazioni, Asd e federazioni sportive nazionali.

Le misure per le famiglie

Draghi ne ha definito il varo inatteso e sorprendente: è il bonus sociale da 150 euro una tantum destinato ai circa 22 milioni di italiani con reddito inferiore ai 20.000 euro. Sono inclusi gli incapienti.

Enti e istituzioni

Alle Regioni vanno 400 milioni di euro per sanità ed Rsa, e altri fondi vanno agli altri enti locali, al terzo settore e alle federazioni sportive. 

L'agenda Draghi

"Questa è l'agenda sociale del governo che ho avuto l'onore di presiedere", ha commentato Draghi in conclusione. "Aiuto alle famiglie e alle imprese per affrontare la crisi energetica e in generale - ha affermato - il problema del caro vita".

Notizia in aggiornamento