Cultura

Sfida tra arcieri al Palio di Pescia

Il 6 settembre si chiude una delle rievocazioni storiche più interessanti della Toscana. E sabato verrà eletta la Miss medievale più bella della città

Dopo il Calcio storico fiorentino, la Giostra del Saracino di Arezzo e il Palio di Siena, ecco un'altra festa tradizionale tanto cara ai toscani. Il Palio di Pescia è l'unica rievocazione storica che mette al centro non il ca vallo o la forza bruta dell'uomo, ma l'abilità nello scoccare una freccia.

Per questo la trentottesima edizione del palio, che affonda le sue radici nel lontano 1339, è stata presentata a Palazzo Panciatichi sede del Consiglio regionale, direttamente dal presidente Eugenio Giani e dal sindaco di Pescia, Oreste Giurlani.

Un tuffo nel passato avvolto anche dall'incanto delle Madonne fiorentine, con elezione della Miss il sabato prima del Palio, previsto per domenica 6 settembre, con il Torneo degli Arcieri dei quattro rioni cittadini, vera e propria sfida all'ultima freccia.

“Tutti a Pescia nel fine settimana - è l'invito arrivato dal presidente Giani - per esaltare la toscanità nei suoi valori storici e immateriali. L’arte della freccia ricorda la difesa dei comuni nel Medioevo”.

“Un Palio come quello di Pescia - ha aggiunto Giurlani - che cresce e si rinnova ogni anno è possibile grazie alla partecipazione di tutti, al volontariato, ai giovani, ai rioni”.

Alla presentazione ha partecipato anche il consigliere regionale Marco Niccolai