Attualità

Nubifragio, agricoltura e apicoltura in ginocchio

Disperse intere famiglie di api e colture compromesse da pioggia, vento e grandine. Gli agricoltori contano i danni di una stagione da dimenticare

Agricoltura e apicoltura in ginocchio dopo il violento nubifragio e il downburst che si sono abbattuti ieri e la scorsa notte sulla Toscana dove anche oggi continua a piovere incessantemente.

Gli agricoltori toscani contano i danni di una stagione da dimenticare che si è affacciata sul post Covid per entrare nel ciclone della guerra scatenata in Ucraina dall'invasione di quel paese da parte delle truppe russe - con conseguenti rincari alle stelle per le materie prime - e poi bruciare in una siccità tra le più acute a memoria storica.

La furia meteo di ieri ora rischia di dare il colpo di grazia. Da Coldiretti si sottolineano i danni in una delle province più colpite, quella di Massa-Carrara, dove il vento ha disperso intere famiglie di api compromettendo l'apicoltura tanto funzionale agli equilibri di micro e macro ecosistemi.

Non solo, perché i vitigni del Candia si sono visti strappare via filari di grappoli che erano pronti per essere vendemmiati. Frutta e olive sono finite a terra, in una desolata distesa di pesche, mele e pere con alberi da frutto spezzati e serre scoperchiate sia in area apuana che in Lunigiana.

Nel Chianti fiorentino danni a coltivazioni e strutture, anche col crollo di muretti a secco, sono registrati tra le imprese della zona di San Casciano, Greve in Chianti e Bagno a Ripoli.

Notte di tempesta poi nell'Aretino, dove dalla Valdichiana e la Valtiberina Cia Arezzo documenta olive che si sono state staccate dai rami per essere scaraventate a terra e raccolti di tabacco e verdure parzialmente compromessi.