Cronaca

Rave, cinque ricoveri per coma etilico, indagini sul giovane morto

La festa abusiva tra Toscana e Lazio va avanti nonostante la morte del giovane di 25 anni su cui la procura ha aperto un'inchiesta per omicidio

Niente stop per il rave che si sta svolgendo tra Lazio e Toscana.. La festa illegale iniziata 5 giorni fa vicino al lago di Mezzano a Valentano, nel viterbese, a cui hanno partecipato 11mila giovani provenienti da tutta Europa, e che ricorda quello avvenuto nelle campagne pisane a Tavolaia, va avanti, con musica e tantissimi camion e camper parcheggiati nell'area naturalistica.

La Procura di Viterbo ha aperto un'inchiesta sulla morte di Gianluca Santiago Camossa, 25 anni nato a Londra ma residente a Reggio Emilia, trovato senza vita annegato nel lago di Mezzano. Nel fascicolo d'inchiesta si procede per morte come conseguenza di altro reato. I magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause del decesso.

Nelle ultime ore sono stati invece ricoverati 5 giovani all'ospedale di Pitigliano per coma etilico.

Le forze dell'ordine stanno controllando da giorni la zona per impedire nuovi accessi e nella giornata di oggi intanto si è riunito il Comitato di sicurezza. Dopo le polemiche scaturite per il silenzio del Viminale, oggi la ministra Luciana Lamorgese ha ribadito che sta "seguendo costantemente la situazione e che le forze di polizia stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare legalità nel più breve tempo possibile".

"La situazione è critica e il livello di allerta è altissimo - commenta il sindaco Valentano Stefano Bigiotti -. L'area è stata confinata dalle forze dell'ordine, ma vediamo dei riflessi diretti nelle comunità locali. Un agriturismo vicino ha dovuto sgomberare i suoi clienti e i sindaci dei Comuni adiacenti sono tutti molto preoccupati. Parliamo di 10.000 ragazzi e c'è il rischio che possano arrivarne degli altri".

Una situazione critica soprattutto dal punto di vista sanitario, vista anche l'epidemia di Covid ancora in corso.

Intanto ieri i sindaci della Maremma i cui Comuni confinano con la zona del rave, quelli di Manciano, Pitigliano e Sorano - rispettivamente Mirco Morini, Giovanni Gentili e Pierandrea Vanni - avevano invocato l'intervento dello Stato per sgombrare la zona.