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Cronaca martedì 12 dicembre 2023 ore 08:00

Cuore fermo alla guida, salvato dagli altri automobilisti

ambulanza

Si sono precipitati fuori dalle loro auto avviando le manovre respiratorie in piena carreggiata. Poi l'arrivo del 118 e la corsa in ospedale



AREZZO — D'improvviso l'arresto cardiaco, che ha colpito un uomo di 48 anni mentre era alla guida lasciandogli appena il tempo di fermare l'auto in mezzo alla carreggiata. Poi il buio, alle 18,20 di un sabato prenatalizio lungo il raccordo autostradale che collega la A1 alla città di Arezzo.

Pareva una tragedia già scritta, ma le tre persone a bordo dell'auto subito dietro - probabilmente, fa sapere la Asl Sud Est, operatori delle Misericordie toscane - hanno cambiato pagina precipitandosi fuori dalla vettura per soccorrere il 48enne in mezzo al traffico avviando le manovre rianimatorie in mezzo al traffico, tra fari accesi e pioggia.

“Il loro intervento - racconta la dottoressa Katia Bacchini del 118 di Arezzo che è intervenuta - è stato fondamentale. Hanno immediatamente chiamato l’emergenza ed effettuato tutte le manovre necessarie, e lo hanno fatto con grande sangue freddo e professionalità. Con la nostra automedica e l’ambulanza della Misericordia di Arezzo siamo arrivati in pochissimi minuti facendoci strada tra un traffico infernale. Al nostro arrivo abbiamo defibrillato l’uomo direttamente in strada. Ha ripreso subito a respirare e questo ci ha permesso di trasportarlo, in codice 3, in ospedale in tutta sicurezza”.

“Non sappiamo chi fossero - aggiunge l’infermiera Lorella Botarelli anch’essa nel team che è intervenuto - una cosa è certa, però, con il loro intervento ci hanno permesso di salvare la vita del paziente”.

“Questo evento, che fortunatamente possiamo raccontare - dichiara il direttore della Centrale 118 Simone Nocentini - dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’importanza della formazione e della preparazione che deve coinvolgere più persone possibile. I primi minuti che seguono un arresto cardiaco sono fondamentali. Non so da dove provenivano questi giovani ma sono sicuro che hanno fatto un percorso preciso di preparazione ed hanno dimostrato che si possono salvare vite anche in condizioni veramente complicate come quelle di ieri sera. La cultura dell’emergenza salva vite: più è diffusa e più è efficace”.


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