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Attualità martedì 16 marzo 2021 ore 17:55

L'Ema su AstraZeneca: "Benefici superiori ai rischi"

Un'infermiera mostra una fiala di vaccino AstraZeneca
Un'infermiera mostra una fiala di vaccino AstraZeneca

L'Agenzia europea del farmaco rassicura: "30 eventi tromboembolici su 5 milioni di vaccinati". Controlli anche su singoli lotti. Esito finale giovedì



AMSTERDAM — L'Ema (European Medicine Agency) renderà noto solo giovedì 18 Marzo, nel pomeriggio, l'esito finale dei controlli a cui sta sottoponendo il vaccino anti-Covid prodotto dall'azienda AstraZeneca ma in una conferenza stampa convocata oggi ha comunque voluto lanciare un messaggio rassicurante, riassumibile nella frase: "Benefici superiori ai rischi". Un'apertura che ha fatto prospettare al governo la possibilità di recuperare le vaccinazioni non effettuata questa settimana nel giro di 15 giorni al massimo.

Ma andiamo con ordine. La somministrazione del siero di AstraZeneca è stata sospesa ieri in Italia, Francia, Germania, Spagna e in altri Paesi dopo alcune reazioni avverse di coagulazione del sangue (trombosi o embolie) manifestate da persone che avevano ricevuto la prima dose. In corso di accertamento anche le cause della morte di tre militari in Sicilia e altri decessi sospetti, mentre ha scagionato il vaccino l'autopsia effettuata su un'insegnante di Napoli di 62 anni, deceduta per un infarto intestinale.

Nella conferenza stampa di oggi i vertici dell'Ema hanno dichiarato che, al momento, sono stati ufficialmente segnalati sul territorio dell'Unione Europea 30 eventi tromboembolici su 5 milioni di vaccinati, un dato destinato probabilmente ad aumentare perchè - hanno spiegato gli scienziati - salendo l'attenzione, di solito aumentano anche le segnalazioni. Ma, allo stato attuale delle conoscenze, il rapporto rischi-benefici del vaccino rimane positivo.

"La situazione non e' inaspettata: quando si vaccinano milioni di persone ci si attende un certo numero di eventi avversi. Il nostro ruolo e' capire se il numero di questi eventi è in linea o meno e se è correlato con il vaccino - ha detto la direttrice secutiva dell'Ema Emer Cooke - Sappiamo che ogni anno migliaia di persone soffrono di eventi trombotici e stiamo analizzando in maniera scrupolosa i dati per capire se il vaccino AstraZeneca ha una correlazione con questo tipo di eventi. Giovedì ci riuniremo per dare i risultati su questa indagine e rendere pubbliche le nostre raccomandazioni. Non c'è alcun legame fin qui che il vaccino possa causare questi eventi".

"Anche nei test clinici si sono verificati casi di trombosi sia nel gruppo dei vaccinati sia nel gruppo che ha ricevuto il placebo - ha detto Cooke - I vaccini per il Covid-19 proteggono le persone perche' impediscono un decorso severo della malattia. Siamo fermamente convinti dei benefici del vaccino di AstraZeneca nel prevenire i sintomi gravi del Covid rispetto ad eventuali effetti collaterali. Migliaia di persone muoiono giornalmente nell'Unione Europea per molteplici cause. Stiamo indagando su questi eventi trombotici molto rari, stiamo prendendo la cosa seriamente. Ma il numero di questi eventi non e' piu' alto dell'incidenza che ci si sarebbe aspettati in condizioni normali".

L'Ema sta indagando anche sull'ipotesi che le reazioni avverse possano aver riguardato solo alcuni lotti di vaccino ma Emer Cooke l'ha definita una eventualità improbabile.

Le verifiche dell'Ema quindi proseguono e fino a giovedì non sarà possibile sapere quando e se la campagna di vaccinazioni con il siero AstraZeneca potrà riprendere.


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