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Attualità martedì 26 maggio 2020 ore 18:30

La Germania nomina cavalieri due sopravvissuti alla strage di Sant'Anna

Enrico Pieri ed Enio Mancini - Foto da Facebook Sant'Anna di Stazzema - Parco Nazionale della Pace

A Enrico Pieri ed Enio Mancini è stata conferita l'onorificienza di cavalieri dell'Ordine al Merito della Repubblica federale di Germania



STAZZEMA — Il presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier ha conferito a due sopravvissuti all'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, Enio Mancini ed Enrico Pieri, l'onorificienza di cavalieri dell'Ordine al merito della Repubblica Federale della Germania, per le particolari benemerenze acquisite verso la repubblica federale.

E' stata l'ambasciata tedesca a Roma a comunicare a Mancini e Pieri la nomina a cavalieri.

“Una notizia bellissima, un importante riconoscimento per l’impegno di Enrico Pieri ed Enio Mancini nella diffusione della memoria della strage di Sant’Anna, delle vittime e dei familiari - ha commentato su Facebook il sindaco di Stazzema Maurizio Verona - La Germania riconosce la loro dedizione e quella di tutti i superstiti verso la verità e la giustizia. I legami di amicizia con la Germania sono profondi e duraturi. Grazie ad Enrico, a Enio, agli allora bambini di Sant’Anna, a tutti i superstiti e ai loro familiari per quello che ci trasmettono ogni giorno”.

La strage di Sant'Anna di Stazzema, uno dei crimini nazifascisti più feroci, rimasto occultato per decenni, fu messa in atto il 12 agosto del 1944: per rappresaglia, i soldati di tre reparti della 16ma divisione Panzergrenadier delle SS, guidati da alcuni fascisti, massacrarono 560 sfollati che si erano rifugiati nel minuscolo paese sulle Apuane. Erano quasi tutti donne e bambini. Come Enrico Pieri, che il giorno della strage aveva solo 10 anni e riuscì a salvarsi nascondendosi in un sottoscala mentre le SS, pochi metri più in là, sterminavano la sua famiglia; e come Enio Mancini, che di anni ne aveva 7 ed è sopravvissuto perchè il giovanissimo soldato tedesco incaricato di giustiziarlo gli fece invece segno di scappare. E mentre lui correva a perdifiato verso il bosco, il soldato sparò dei colpi in aria per far credere che l'esecuzione fosse avvenuta. Enio l'ha cercato per tutta la vita, quel ragazzo. Non l'ha rivisto mai più.

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