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Attualità venerdì 15 settembre 2023 ore 19:00

Addio a Fernando Botero, scultore della rotondità

Fernando Botero
Fernando Botero nel suo studio pietrasantino

Cittadino onorario di Pietrasanta, l'artista colombiano vi aprì il suo studio nel 1983. Lo scooter rosso per andare al mare, l'arte, la dimora



BOGOTA' — E' morto all'età di 91 anni Fernando Botero, lo scultore e pittore colombiano che aveva fatto della forma tonda la cifra stilistica della sua produzione caratterizzata da figure umane e animali di speciale voluminosità.

Il maestro si è spento oggi nel Principato di Monaco, e la notizia è arrivata via X (già Twitter) dal presidente della Colombia Gustavo Petro.

Stretto il legame dell'artista con la Toscana. Già nel 1983 Botero aveva aperto un suo studio in Versilia, a Pietrasanta, per essere più prossimo alle cave di marmo. Poi, nel Maggio scorso, proprio lì si tennero le esequie della moglie Sophia Vari, una seconda cerimonia dopo i funerali ufficiali.

Cordoglio per la scomparsa dello scultore è espresso dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ricorda Botero come "un grande amico della Toscana" e aggiunge le sue parole su Pietrasanta quando ebbe a dire: "Mi sono innamorato di questo angolo di Toscana e di questa gente la prima volta che sono approdato qui".

E da Pietrasanta giunge un omaggio commosso da parte del sindaco Alberto Stefano Giovannetti: “Se Pietrasanta, oggi, è quella culla d'arte e artigianalità che tutti, nel mondo, conoscono e apprezzano, è grazie all'amore di grandi personalità come Fernando Botero”, ha affermato. 

“Si era innamorato di Pietrasanta – prosegue Giovannetti – e grazie a questa sua passione la nostra città è cresciuta, in cultura e prestigio: ha dato tantissimo alla nostra terra, alle botteghe artigiane e sono certo che il ricordo e la gratitudine di questa comunità resteranno, immutate e imperiture, negli anni a venire”.

Insignito della cittadinanza onoraria nel 2001, a Pietrasanta Botero visse con continuità dal 1983: non solo realizzò numerose opere nelle fonderie artistiche (Mariani, Versiliese, Del Chiaro, L'Arte, Da Prato, Tesconi, Navari) e nei laboratori (Cervietti, Giuseppe Giannoni, Roberta Giovannini, Scultori Associati) ma acquistò anche casa, sotto la Rocca, che per lui divenne un punto di ritrovo familiare. 

Le sue abitudini erano ben conosciute in città: al mare in scooter rosso, l'aperitivo nei locali in piazza Duomo, la frequentazione dei ristoranti in centro storico. Poi le sue creazioni, delle quali ancora oggi Pietrasanta è disseminata: “Il suo 'Guerriero', in piazza Matteotti – ricorda il sindaco – è stata una delle prime donazioni fatte da un artista alla città: anche in questo, Botero è stato un pioniere”. 

Portano la sua firma anche i due grandi affreschi all’interno della Chiesa della Misericordia (1993) e i modelli in gesso donati al Museo dei Bozzetti (“Adamo”, “Donna con un ombrello” ed “Eva”). 

In occasione del suo 80° compleanno, nel 2012, in città fu allestita una grande mostra con oltre 70 opere esposte fra complesso di Sant'Agostino e piazza Duomo. Nel 2020, infine, Botero aveva donato un dipinto al Comune per l'asta benefica internazionale battuta con Sothesby's a sostegno dell'ospedale Versilia, durante l'emergenza sanitaria.


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