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Cronaca giovedì 03 ottobre 2019 ore 17:40

Consip, a processo in cinque, c'è anche Lotti

Insieme all'ex ministro dello sport rinviati a giudizio Vannoni, Russo, Del Sette e Saltalamacchia. Prosciolti Scafarto e Sessa



ROMA — Dopo molti mesi di riflessione, il giudice per le udienze preliminari Clementina Forleo ha rinviato a giudizio cinque degli indagati nell'inchiesta sugli appalti della Consip, la centrale acquisti dello Stato (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Si tratta dell'ex ministro dello sport Luca Lotti, oggi deputato del Pd e a lungo braccio destro di Matteo Renzi (accusato di favoreggiamento), dell'ex comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette (accusato di rivelazione di segreto d'ufficio), dell'ex comandante della Legione Toscana dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia (accusato di favoreggiamento), dell'ex presidente di Publiacqua Filippo Vannoni (accusato di favoreggiamento) e dell'imprenditore Carlo Russo (accusato di millantato credito). Russo è amico di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, indagato per millantato credito in concorso con Russo in un altro filone dell'indagine sulla Consip (il giudice deciderà sull'eventuale rinvio a giudizio il prossimo 14 Ottobre).

La prima udienza del processo si terrà il 15 Gennaio 2020.

Sono stati invece prosciolti dalle accuse l'ex maggiore del Noe Giampaolo Scafarto, accusato di rivelazione del segreto d'ufficio, falso e depistaggio, e l'ex colonnello dell'Arma Alessandro Sessa, accusato di depistaggio. Scafarto in particolare era stato accusato da molti esponenti del Pd vicini a Renzi di alterato le informative inviate ai pm per "incastrare" Tiziano Renzi. La gup Forleo scrive invece nella sentenza di prosciogliomento che si sarebbe trattato "di errore sicuramente involontario, presumibilmente dovuto a una omessa correzione dell'informativa al momento della sua ultima stesura a meno di non voler attribuire all'imputato comportamenti del tutto illogici e anzi 'schizofrenici'". "Se Scafarto avesse comunque voluto 'inchiodare' Renzi avrebbe sicuramente avuto gioco facile nella correzione dell'errore che era stato da altri compiuto - si legge ancora nella sentenza della giudice Forleo - e non avrebbe ripetutamente sollecitato tutti i suoi collaboratori a risentire le conversazioni, a chiedere di eventuali incontri tra Tiziano e Romeo e soprattutto a invitare tutti i predetti a una rilettura dell'informativa, evidentemente finalizzata a scongiurare errori".

La procura di Roma ha annunciato che impuegnerà presso la Corte di Appello il proscioglimento di Scafarto e Sessa.

Qui sotto il post su Facebook con cui Luca Lotti ha commentato la decisione del gup, respingendo ancora una volta ogni addebito.


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