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Attualità sabato 14 gennaio 2017 ore 17:00

Coltellate al coinquilino, abitano insieme dal '99

La sede dell'Asl in via dei Cappuccini a Empoli

L'aggredito è in prognosi riservata, l'aggressore è in carcere. L'Asl: "Mai accaduti fatti del genere, non ci sono ancora motivazione chiare"



EMPOLI — Vive in una civile abitazione e non in una struttura psichiatrica la persona che è stata ferita ad Empoli ed ora è ricoverata all'ospedale San Giuseppe. Lo ha chiarito l'Asl in seguito ai fatti avvenuti questa mattina a Avane, dove un uomo di 46 anni ha colpito con cinque coltellate il coinquilino di 56 anni. Il primo è ora in carcere a Sollicciano, il secondo è ricoverato, in prognosi riservata, a Careggi.

"Finora non erano mai accaduti fatti di questo genere e l'evento, al momento, non ha motivazioni chiare - hanno chiarito dalla direzione del dipartimento salute mentale della Azienda Usl Toscana centro - il fatto è avvenuto in una abitazione privata, dove tre utenti della salute mentale convivono dal lontano 1999. Uno dei tre svolge un inserimento lavorativo in un agriturismo, un altro è dipendente part time di una cooperativa sociale. Le tre persone sono ben integrate nel territorio e hanno sviluppato in questi anni buone relazioni sociali con il contesto ambientale".

Il dipartimento ha evidenziato inoltre il fatto che a tante persone che soffrono di disagio psichico è anche data la possibilità di avere "una casa da abitare nell'ambito dei progetti, attivi su tutto il territorio dell'Azienda denominati Abitare supportato. Si tratta di progetti a carattere riabilitativo, già previsti dalla legge Basaglia nell'ambito dei quali è sempre attivo il monitoraggio da parte dei servizi di salute mentale".

"Le persone alle quali è offerta questa possibilità - hanno spiegato dall'Asl - devono aver raggiunto un livello di autonomia tale che consente loro non solo una vita indipendente ma anche la convivenza con altri. Queste persone pur continuando a fare riferimento ai servizi della Unità Funzionale Salute Mentale Adulti che li sostiene nel loro percorso di autonomia sociale ed economica, di integrazione e in base alle necessità, vivono autonomamente".

"La Salute Mentale - hanno chiarito - fornisce adeguato supporto alle esperienze di autonomia abitativa, sia attraverso la supervisione continua svolta dal personale del Centro di Salute Mentale che attraverso una cooperativa di servizi convenzionata che a fasce orarie è presente nell'abitazione per fornire sostegno al disbrigo degli atti della vita quotidiana".

"Il dipartimento di salute mentale - hanno concluso - dichiara di essere dispiaciuto per i fatti accaduti che saranno accertati dagli organismi competenti evidenziando però il fatto che all'interno di un qualsiasi nucleo abitativo, anche non a carattere riabilitativo, possono comunque verificarsi fatti imprevisti e anche negativi".


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