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Attualità giovedì 27 febbraio 2020 ore 19:10

In isolamento 23 operatori sanitari di Careggi

Sono entrati in contatto con uno dei casi fiorentini risultati positivi al coronavirus. Per tutti quarantena domiciliare



FIRENZE — L'Azienda sanitaria ospedaliera di Careggi ha attivato una quarantena domiciliare per 23 operatori che hanno prestato assistenza al paziente di 65 anni attualmente ricoverato nel reparto di malattie infettive dello stesso nosocomio con una positività da confermare al virus Covid-19. 

In attesa della validazione da parte dell'Istituto superiore di Sanità, gli operatori rimarranno a casa. Le condizioni del paziente positivo al test, affetto da malattia respiratoria, sono buone. 

La vicenda è stata ricostruita in una nota dal direttore del Pronto Soccorso di Careggi, Stefano Grifoni.

"Lo scorso 24 febbraio si è presentato al pronto soccorso un paziente di circa 60 anni - si legge nella nota - Sottoposto al previsto pre-triage presentava febbre e raucedine da alcuni giorni, senza tosse o difficoltà respiratorie. Come da procedura aziendale, al paziente è stata applicata la maschera chirurgica. Il paziente non ha riferito alcun contatto a rischio né provenienza da aree con trasmissione del coronavirus e quindi è stato classificato come non sospetto Covid-19. Gli esami confermavano una modesta malattia respiratoria. Il paziente nel tardo pomeriggio è stato trasferito in osservazione breve". 

"Durante il ricovero però il paziente, con encomiabile senso di responsabilità, ha riferito al medico di aver appena appreso da un familiare che un conoscente, con cui aveva avuto un recente contatto stretto, risultava positivo al Covid-19 - scrive ancora Grifoni - La persona era il paziente ricoverato il giorno precedente all'Ospedale Santa Maria Nuova, la cui notizia era intanto diventata di dominio pubblico. Nel frattempo gli operatori del Pronto soccorso e la Direzione sanitaria ricevevano analoghe informazioni dai rispettivi colleghi dell’Ospedale santa Maria Nuova. Per questo il paziente di Careggi è stato immediatamente isolato ed è stata richiesta la consulenza dell'infettivologo. Un paziente che era nella stessa stanza è stato prontamente spostato in una camera singola e sottoposto al tampone, poi risultato negativo al Covid-19".

"In base alla consulenza infettivologica è stato eseguito un tampone rinofaringeo per coronavirus e disposto il trasferimento del paziente, ormai da considerarsi come un caso sospetto di Covid-2019, nel reparto malattie infettive - precisa nella nota Alessandro Bartoloni, direttore delle malattie infettive di Careggi - Contemporaneamente gli operatori sanitari sono stati informati e quindi adottate le misure precauzionali previste dalla procedura. L'infettivologo ha inoltre indicato agli operatori di attendere la risposta del test prima di allontanarsi dai locali dell'assistenza per una migliore definizione dei contatti e del percorso successivo”.

“In attesa dell’esito del tampone è stata svolta un'accurata indagine relativamente ai contatti avuti dal personale in servizio con il paziente, distinguendo gli operatori che avevano svolto assistenza diretta dagli altri - racconta nella il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza di Careggi Carlo Nozzoli - Allo stesso tempo veniva svolta analoga indagine per individuare i pazienti eventualmente entrati in contato con il caso sospetto Covid-19, durante la sua permanenza in Careggi, tra cui anche il paziente risultato negativo. Dell’esito è stata data comunicazione all’Igiene pubblica"

Successivamente il laboratorio di microbiologia ha comunicato che il paziente era risultato positivo al test e gli operatori così identificati sono stati sospesi cautelativamente dalle attività lavorative e posti in quarantena domiciliare, in attesa di una valutazione ulteriore a cura della Medicina del lavoro che ha confermato le misure già adottate”.

“Questa vicenda - conclude  nella notte il direttore generale di Careggi, Rocco Damone - conferma la validità delle indicazioni regionali e la correttezza della loro applicazione da parte del personale di Careggi che ringrazio per l’impegno, in un momento così complesso dal un punto di vista umano e professionale. Le attività del Pronto Soccorso di Careggi sono proseguite e continuano regolarmente come previsto. Pertanto si ribadiscono le indicazioni regionali che invitano le persone con sintomi para-influenzali o malattie croniche respiratorie a rivolgersi al medico di famiglia e ai numeri di telefono attivati dalle Aziende sanitarie”.


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