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L'ultimo baluardo

di - domenica 18 febbraio 2024 ore 00:05

Il Perito Moreno - Foto Blue Lama

E' una visione maestosa, forza inarrestabile e bellezza assoluta fuse in una lingua di ghiaccio lunga trenta chilometri, incuneata fra le montagne della cordillera delle Ande e animata da un moto perpetuo.

Sto parlando del Perito Moreno, il più famoso dei ghiacciai del Parco nazionale de Los Glaciares, nella Patagonia argentina. Come gli altri 40 presenti in quell'area, è alimentato dal Campo de Hielo Sur, considerata la terza riserva d'acqua dolce della Terra dopo i due Poli. Ma è l'unico al mondo che scorre quasi in orizzontale su una superficie di 250 chilometri quadrati. E questa è solo la prima di una serie di peculiarità straordinarie.

Foto Blue Lama

La parte terminale del Perito Moreno si appoggia sul Lago Argentina e ha un fronte di cinque chilometri che, scivolando su un cuscino d'acqua posto fra la sua base e il fondale, avanza di due metri al giorno, settecento all'anno; al tempo stesso però, sotto l'enorme pressione dell'acqua del lago, il fronte del ghiacciaio è anche in continua frantumazione

Foto Blue Lama

Si produce così uno spettacolo grandioso: tu sei lì, ipnotizzato da quella distesa di pinnacoli di tutte le sfumature di colore possibili fra il bianco e l'azzurro, e all'improvviso, con uno schianto, colonne alte fino a 170 metri, di cui solo un terzo emerge sulla superficie del lago, si staccano dal bordo e si inabissano. A lungo andare l'accumulo di ghiaccio crea una sorta di arco naturale fino la sponda opposta che poi, ciclicamente, crolla tutto insieme. Il boato è apocalittico.

Foto Blue Lama

Il lago Argentina è quindi un'immensa distesa d'acqua costellata di iceberg e percorsa da motonavi che portano i turisti in crociera fino ai punti più spettacolari del parco. 

Foto Blue Lama

Il Perito Moreno si può osservare da varie angolazioni: una passerella di legno posizionata sulla terraferma conduce a una piattaforma con un'eccezionale vista frontale ma ci sono anche postazioni laterali, imbarcazioni per vedere più da vicino i seracchi che sprofondano nel lago e soprattutto i trekking sui ramponi fra le guglie, le fessure, le infinite forme del ghiacciaio.

Foto Blue Lama

Foto Blue Lama

Quando visitai il Parco de Los Glaciares, nel 2009, il Perito Moreno aveva un'altra caratteristica di cui le guide parlavano con orgoglio: la sua massa complessiva, in controtendenza rispetto a tutti gli altri ghiacciai del globo che sono in arretramento, mutava per le oscillazioni fisiologiche che vi ho descritto ma, alla fine, non si riduceva, rimaneva stabile nel tempo.

Foto Blue Lama

Purtroppo questo equilibrio perfetto potrebbe essersi spezzato. Nel 2021 il fronte del Perito Moreno si è ritirato di 300 metri. Nel 2022 è indietreggiato ulteriormente di altri 300. A lanciare l'allarme sono stati, nel Maggio 2023, gli studiosi dell'Istituto Argentino de Nivologia, Glaciologia y Ciencieas Ambientales. Il monitoraggio e l'analisi dei dati proseguono con un obiettivo cruciale: capire se il fenomeno è reversibile oppure se il declino è cominciato anche per il Ghiacciaio dei Ghiacciai, l'ultimo baluardo della resistenza del pianeta al riscaldamento globale.

Fra il Perito Moreno e l'Italia ci sono tredicimila chilometri di distanza e capisco che, da questa parte dell’Atlantico, le sue sorti possano sembrare irrilevanti. Eppure in Italia siamo messi molto peggio.

Foto Blue Lama

Nel Luglio del 2022 è franato il ghiacciaio della Marmolada, sulle Dolomiti, provocando undici morti; nel 2023 le alluvioni hanno ucciso sedici persone in Emilia Romagna e altre cinque nella piana fra Firenze, Prato e Pistoia. I nubifragi catastrofici non arginano la siccità: l'inverno in corso è il più caldo mai registrato, in Sicilia lo stato di emergenza è già scattato mentre in Catalogna ci sono 6 milioni di spagnoli con l'acqua razionata dall'inizio del mese. E siamo in Febbraio.

E' scientificamente dimostrato che alcune attività dell'uomo, come l'uso dei combustibili fossili, non sono l'unica ma sicuramente una delle cause principali del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Lo so che argomenti come la decarbonizzazione e la transizione ecologica non sembrano priorità, soprattutto in questo periodo di guerre, di crisi energetiche, di conflitti economici e sociali. Invece lo sono, perchè i sempre più frequenti fenomeni metereologici estremi sono un pericolo mortale e siamo tutti a rischio, anche in Toscana.

La Natura sta lanciando allarmi da anni. Sui problemi ambientali continuiamo pure a temporeggiare ma almeno evitiamo di negare l'evidenza, risparmiamoci di affermare, in malafede, che nessuno ci ha avvertito.

Bluelama2023@gmail.com

Foto Blue Lama