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Cronaca sabato 17 giugno 2023 ore 20:15
Scomparsa di Kata, sgombero e sequestro dello stabile occupato
Edificio liberato in un quartiere blindato. Per le indagini sulla scomparsa della bimba in campo i reparti del Ros specializzati in crimini violenti
FIRENZE — Ancora senza Kata. La bambina di 5 anni svanita nel nulla sabato scorso 10 Giugno non si trova ancora, ma intanto oggi è stato il giorno dello sgombero e del sequestro dello stabile occupato alla periferia di Firenze in cui ha vissuto con la mamma e il fratellino fino al giorno della scomparsa.
Da ieri per cercarla e scoprire la verità sulle sue sorti sono in campo i reparti del Ros dei carabinieri specializzati in crimini violenti. Per domani è invece previsto nell'ex albergo un sopralluogo degli specialisti del sruppo d'intervento speciale (Gis) dei carabinieri.
E intanto stamani le operazioni di sgombero sono iniziate all'alba per concludersi nel tardo pomeriggio con l'apposizione dei sigilli: su richiesta della direzione distrettuale antimafia (Dda) l'ex hotel è stato infatti posto sotto sequestro preventivo.
Stamani le forze dell'ordine coordinate dalla questura e dai carabinieri hanno cinturato l'intero quartiere in cui si trova la palazzina da cui la piccola Kataleya Alvarez, 5 anni, è come sparita nel giro di una manciata di minuti: fra le 15,01 quando le telecamere la riprendono mentre entra nel cortile e le 15,30 circa quando la sua mamma tornata dal lavoro e non l'ha più trovata. Inghiottita nel burrone degli scomparsi.
L'ex albergo è stato occupato abusivamente nel Settembre 2022. Il Comune di Firenze dà conto di circa 110 persone, tra cui numerosi minori, trasferite in strutture di accoglienza dopo lo sgombero.
Impegnati per liberare lo stabile personale di polizia, carabinieri, polizia municipale a cinturare l'area, carabinieri, vigili del fuoco, assistenti sociali e personale sanitario. Le famiglie saranno risistemate secondo una pianificazione curata dai servizi sociali del Comune di Firenze.
Lo sgombero e il sequestro, le ipotesi di reato
"È stato eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice delle indagini preliminari di Firenze, su richiesta della direzione distrettuale antimafia dell’edificio privato [...] abusivamente occupato per abitarvi, tra il 19 Settembre 2022 e il Giugno 2023, da 54 persone, suddivise in 17 nuclei familiari, di cui 19 minori": così stamani la procura di Firenze annunciava il blitz con cui si effettuavano le operazioni di sgombero dello stabile da cui è scomparsa Kataleya.
L'ipotesi di reato è quella di invasione di edifici, e lo stato dell'ex hotel era noto: "I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione del tentato omicidio del 28 Maggio 2023 e, successivamente, dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvarez del 10 Giugno 2023, hanno confermato la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari", recita ancora la nota siglata dal procuratore distrettuale Luca Tescaroli.
"Si è ipotizzato il delitto di invasione di edifici. Sussiste - vi si legge ancora - il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile".
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