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Attualità mercoledì 06 settembre 2023 ore 15:40

Bullismo e marginalità, fondi per contrastarli

ragazza disperata a pc

Sottoscritto da Regione Toscana ed Anci un accordo triennale per la sicurezza urbana integrata. Per i progetti dei Comuni fino a 110mila euro



FIRENZE — Eliminare i fattori di marginalità ed esclusione sociale con un occhio particolare a bullismo e cyberbullismo puntando sulla cultura del rispetto della legalità, la coesione sociale e la convivenza civile: è la materia al centro dell'accordo triennale per la sicurezza urbana integrata sottoscritto da Regione Toscana e Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiana nella sua articolazione toscana. 

Ai Comuni che presenteranno progetti finalizzati a questi scopi la Regione concederà fino a 110.000 euro di finanziamenti, e nella rosa verranno individuati 4 progetti pilota che saranno accompagnati per tutto il loro svolgimento.

Non solo, perché nell’ambito della realizzazione dell’accordo verrà costruito un database che comprenda tutte le realtà territoriali di sicurezza urbana integrata e presentate alcune buone pratiche, così da stimolare l’interesse delle amministrazioni locali e fornire prime indicazioni e strumenti utili alla costruzione di progetti da candidare. Durante tutta la durata del progetto sarà attivo uno specifico servizio di supporto per le amministrazioni locali.

Si terranno attività attività di formazione rivolte al personale amministrativo e al terzo settore per codificare strumenti replicabili in futuro e trasmettere pratiche e approcci in grado di stimolare l’attivazione continua delle comunità territoriali coinvolte.

Infine all’interno del progetto Sicurezza urbana integrata si svilupperà anche un percorso sui fenomeni del bullismo/cyberbullismo/sexting/sicurezza in Rete che, partendo dai dati nazionali e regionali e dalle esperienze, mirerà ad accrescere il grado di consapevolezza nella gestione degli stimoli della Rete.

Hanno detto

“E’ il nostro modo - hanno spiegato il presidente Eugenio Giani e l’assessore regionale alla cultura della legalità Stefano Ciuoffo - per attuare concretamente il libro bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana a cui abbiamo iniziato a lavorare nel 2017 e che abbiamo approvato l’anno successivo". 

"Grazie alla proficua collaborazione che abbiamo con Anci Toscana - sono le loro parole - favoriamo tra i Comuni sia la divulgazione delle Linee guida regionali sulla sicurezza, che la conoscenza delle buone pratiche presenti sul nostro territorio e delle future opportunità di investimenti, che arriveranno con il supporto della nuova programmazione comunitaria del Fondo Sociale Europeo 2021-2027”.

“Parliamo di un tema particolarmente sentito nelle città, non solo in quelle più grandi”, ha aggiunto il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, che è anche presidente del Forum Italiano per la sicurezza urbana. “Come sistema dei Comuni stiamo lavorando da tempo con gli altri livelli istituzionali per cercare soluzioni condivise: e questo accordo con la Regione sicuramente aiuterà concretamente i sindaci". 

Condotte aggressive: ragioni e numeri

Le condotte aggressive rappresentano un errato tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Secondo una ricerca dell'Osservatorio (in)difesa quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni (44,9%, che sale al 46,5% nei maschi).

Il cyberbullismo, invece, colpisce di più le ragazze. Il 12,4% di loro afferma di esserne state vittime, contro il 10,4% dei ragazzi. A questo si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale, subìti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi.

Tra le molestie online, le provocazioni in rete, conosciute come 'trolling', disturbano il 9,5% degli adolescenti, ma colpiscono di più i maschi (16%) delle femmine (7,2%).

"Questi dati - concludono Giani e Ciuoffo - destano sempre più preoccupazione, e la pandemia non ha certamente contribuito a ridurre i fenomeni di bullismo e cyberbullismo che rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Per queste ragioni abbiamo voluto integrare l’accordo con l'Anci prevedendo una fase di monitoraggio specifico su questi temi”.


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