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Attualità lunedì 23 maggio 2016 ore 18:08

"Colmato il disavanzo ma traditi i cittadini"

I sindacati fanno muro contro la decisione del Consiglio regionale di spostare risorse destinate alla non autosufficienza per ripianare i conti



FIRENZE — La variazione di bilancio 2016 approvata dal Consiglio regionale con i voti della maggioranza si scontra con la bocciatura di Cgil, Cisl e Uil toscane. "Tagliare 47 milioni di euro di stanziamenti già decisi per finalità importanti, dalla non autosufficienza alle liste d’attesa e utilizzarli per ripianare il disavanzo nei conti della sanità toscana è un tradimento degli impegni presi verso i cittadini e i loro bisogni", spiegano i sindacati in una nota.  

La decisione del Consiglio riguarda un mancato 'pay back', cioè un rimborso delle spese farmaceutiche toscane tra 2014 e 2015. L’assessore regionale Saccardi ha giustificato il disavanzo sulla farmaceutica con la scelta di vaccinare più persone contro la meningite B. 

“Non discutiamo se sia giusto o meno il piano di vaccinazione – replicano Mauro Fuso, Rossella Bugiani e Paolo Camelli, delle segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil - ma di certo non si possono sottrarre risorse già destinate ad altri bisogni, altrettanto urgenti. Oltre 5 milioni svincolati dalla non autosufficienza, 2,7 milioni dalle Case della salute, oltre 2,2 milioni dalla odontoiatria, quasi 900 mila euro svincolati per i progetti relativi all’abbattimento delle liste di attesa per la diagnostica. E ancora, risorse svincolate per la prevenzione e la cura delle dipendenze, per le cure intermedie, per la sanità d’iniziativa, per il codice rosa, per l’abbattimento delle liste di attesa per i trapianti."

"Se quelle risorse - aggiungono i sindacati - sono ancora in cassa è perché le Ausl, le Aou e i loro dirigenti, con grandi differenze tra l’una e l’altra, non sono stati capaci di spenderle, ma è profondamente ingiusto far ricadere le conseguenze di questa incapacità sui cittadini che attendevano risposte ai loro bisogni: famiglie di non autosufficienti, soggetti schiavi di una dipendenza, donne maltrattate, cittadini in attesa di un esame diagnostico."

Ora Cgil, Cisl e Uil  chiedono alla Regione di "convocare immediatamente il tavolo di confronto sulla sanità."


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