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Attualità mercoledì 20 gennaio 2021 ore 19:10

Esodo degli infermieri, emergenza nelle case di riposo

Il Comitato toscano dei gestori lancia l'allarme sulla carenza di personale causata dalle migliaia di assunzioni nel servizio sanitario pubblico



FIRENZE — I gestori delle rsa toscane hanno dichiarato lo stato di agitazione per carenza di organico. I titolari delle strutture denunciano un vero e proprio esodo degli infermieri verso i vari ospedali. La pandemia da Covid-19 ha causato una ingente richiesta di personale nelle strutture di Ausl e le nuove assunzioni hanno svuotato le strutture private.

Le residenza sanitarie assistenziali, in trincea contro la Covid-19 da quasi un anno, devono quindi fronteggiare anche la mancanza di personale.

Il quadro rischia ora di aggravarsi ulteriormente a causa del nuovo bando annunciato dalla Regione per l’assunzione a tempo indeterminato di circa 3.700 sanitari.

Questa mattina il Comitato di coordinamento dei gestori toscani, in una conferenza stampa, ha annunciato, per mercoledì 10 Febbraio, una manifestazione regionale.

Le Rsa toscane chiedono l’attuazione di quattro misure urgenti per la sopravvivenza del sistema

La prima: per scongiurare il rischio di un nuovo esodo di dipendenti verso le Asl che porterebbe molte Rsa alla chiusura, punta a far sì che, in caso di assunzione in seguito al nuovo concorso regionale, il personale infermieristico già operante a tempo indeterminato nelle strutture sia tenuto comunque a proseguire, sebbene assunto dall’Asl, la propria attività nello stesso luogo fino al termine dell’emergenza. 

In seconda istanza, i gestori chiedono il riconoscimento di nuovi indennizzi, già previsti ad esempio in altre regioni e dalla normativa nazionale, a fronte delle spese sostenute per fronteggiare l’emergenza e contribuire così a non saturare gli ospedali. 

Il comitato inoltre reclama (terza richiesta) la definizione di un contratto ponte 2021 per le Rsa covid o con bolle covid. 

Quarto punto: la creazione di un’anagrafe degli anziani vaccinati (o in alternativa una vaccinazione da prevedere prima dell’ingresso in Rsa) in modo da poter tornare ad aprire le strutture a nuovi ingressi.

Le Rsa toscane contano 12.800 posti letto e 10mila addetti, più l’indotto.


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