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Attualità mercoledì 03 luglio 2019 ore 12:02

Saldi estivi, parte la caccia all'affare

Secondo le stime di Confcommercio sei famiglie toscane su dieci approfitteranno dei saldi per fare acquisti, spenderanno in media 230 euro



FIRENZE — Le previsioni dell’Ufficio Studi della Confcommercio confermano che la spesa per i saldi estivi delle famiglie toscane si manterrà in linea con quella dello scorso anno con una spesa media di 230 euro, circa 100 euro pro capite. Nella sola provincia di Firenze saranno circa 273mila, per un volume di affari complessivo intorno ai 62,8 milioni di euro.

La presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini, ha spiegato "Mai come quest’anno le vendite di primavera sono state penalizzate a causa del clima freddo, che si è unito ai problemi di un mercato interno già al rallenty ormai da diversi anni, in particolare per il settore moda. Ora le attese sono molto alte, di gente in giro nei negozi se ne vede molta in questi giorni, la maggior parte dei consumatori sta guardandosi intorno, in attesa di sabato”. “I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati annuali dei negozi - ha aggiunto - per quanto saranno brillanti non potranno mai far recuperare le perdite della normale stagione, purtroppo, ma ci auguriamo che con loro riparta la corsa allo shopping. C’è bisogno di ridare energia al mercato e sprint alle imprese. Di certo i consumatori, già invogliati dagli sconti, avranno quest’anno ampia scelta di taglie e colori fra le quali scegliere. Un’occasione anche per mettere in valigia capi nuovi alla partenza delle vacanze”.

La presidente di Federmoda-Confcommercio Toscana Federica Grassini, ha commentato “non aiuta l’attuale confusione relativa a sconti, offerte, promozioni, con imprese che non rispettano le regole restando impunite per assenza di controlli. Da più parti quindi si sente l’esigenza che le istituzioni ribadiscano il principio “stesse regole per lo stesso mercato", riportando finalmente un po’ di serenità e trasparenza sul mercato”. “Ormai per quest’anno è troppo tardi, ma Federmoda si è impegnata a trovare al più presto una soluzione per inserire i saldi in una collocazione temporale più appropriata -sottolinea la presidente Grassini - in autunno apriremo a livello nazionale un tavolo di confronto serrato sul tema con gli altri soggetti economici, sociali e istituzionali coinvolti, in modo da avere tempi congrui per la programmazione delle nuove date e per la loro promozione”.

Federmoda si era mossa lanciando un sondaggio interno alla categoria, raccogliendo l’unanime orientamento a spostare i saldi in avanti, sia d’inverno che d’estate. “Basterebbero tre o quattro settimane in più in modo da iniziare i saldi estivi a fine luglio e quelli invernali a fine gennaio” ha precisato Grassini. “Sarà importante far rispettare a tutti quanto deciso. Ci vuole questa garanzia, altrimenti tutto il lavoro è vano”, ha aggiunto la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini.

Lo scoglio dell’e-commerce. “Il web non ha limiti né geografici né temporali ed è senza dubbio difficile imporglieli. Ma senz’altro ci sono strumenti legislativi che possono riportare alla concorrenza leale il mercato, che sia off oppure on line”, secondo Grassini.


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