"Il calo di affluenza imputabile agli sfidanti"

Lo ha detto il vicesegretario del Pd Toscana Mazzeo commentando le primarie. Il monito per la minoranza: "Basta con le rappresentazioni caricaturali"

FIRENZE — Due giorni dopo le primarie aperte che hanno rimesso Matteo Renzi alla guida del Partito democratico (vedi qui sotto l'articolo collegato), il vicesegretario dei dem Antonio Mazzeo ha così commentato il calo dell'affluenza, passata a livello nazionale dai 2,8 milioni di votanti del 2013 a 1,8 e, a livello regionale, da 392mila a 210mila.

"Quando c'è un calo c'è sempre una preoccupazione e il gruppo dirigente deve farla propria - ha detto Mazzeo - pero' come sempre il dato si puo' leggere in due maniere: il calo di affluenza lo imputiamo in parte al ponte, che sicuramente ha portato fuori dalle città tanti cittadini, e poi bisogna tener conto che ci aspettavamo che gli sfidanti riuscissero a portare un consenso maggiore".

"Teniamo conto che qua Andrea Orlando ha raccolto 35mila voti - ha proseguito Mazzeo - Nel 2013 Gianni Cuperlo ne raccolse 45mila. E quando sei uno sfidante devi riuscire anche a dare uno scatto in più".

Secondo Mazzeo anche la scissione del Pd che ha portato alla nascita del movimento Articolo Uno-Mdp ha avuto il suo peso sull'affluenza, visto che fra coloro che hanno lasciato il partito c'è anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

"Rossi aveva cominciato una campagna per le primarie e poi si è fermato per strada - ha sottolineato il vicesegretario del Pd - Qualcuno ha scelto scientemente di non partecipare al congresso rinunciando alla contendibilita' interna. In tanti hanno pensato che il risultato fosse gia' scritto, scontato e quindi non hanno partecipato. Quindi, sui numeri si paga anche questo".

"Nel Pd dobbiamo fare uno scatto sul modo con cui si sta insieme - ha concluso Mazzeo - Il nostro scatto in avanti aiuta anche la democrazia nei territori. Abbiamo vinto largamente e dobbiamo assumerci la responsabilita' di ascoltare le istanze, le posizioni di chi ha perso. Chiediamo, pero', agli altri, con grande forza, che si smetta con questa rappresentazione caricaturale di tutto quello che si fa".

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