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Attualità giovedì 02 aprile 2020 ore 17:55

Lo stop delle fabbriche costa 1,2 miliardi al mese

operaio al lavoro con la mascherina anticovid

E' Confindustria Toscana a lanciare l'allarme per la tenuta economica: "Serve la ripartenza, rimodulando le definizioni dei settori strategici'



FIRENZE — C'è forte preoccupazione tra gli industriali toscani per l'idea di un ulteriore blocco di tutte le attività produttive. Secondo Confindustria Toscana rimandare la riapertura delle aziende indebolirà ulteriormente la tenuta del sistema economico regionale che sta già perdendo una cifra che si aggira intorno ai 1,2 miliardi di euro al mese di valore aggiunto.

Sempre secondo le stime di Confindustria la chiusura delle attività ha toccato il 90% in molti territori procurando ferite nell'economia che saranno difficili da recuperare.

Confindustria sottolinea che la chiusura delle industrie ha messo sotto scacco la manifattura toscana creando situazioni di forte difficoltà per molte aziende che rischiano di perdere posizioni nel mercato.

Per questo Confindustria Toscana chiede al governo di riprogrammare in tempi rapidi la ripartenza del motore produttivo, mettendo al primo posto la sicurezza dei lavoratori, ma rimodulando la stessa definizione di settore strategico.

“Per le aziende toscane lavorare in sicurezza è la priorità; la sicurezza dei nostri lavoratori viene prima di tutto: lo è sempre stata e lo sarà sempre” – dice il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo.

A garanzia della massima tutela dei lavoratori che operano nelle imprese attive, sono state sottoscritte con Regione e sindacati le linee-guida regionali. E le aziende toscane si sono dimostrate all’avanguardia nella sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.

“Se le imprese sono in grado di assicurare ai propri dipendenti di operare in sicurezza – continua Ranaldo - dobbiamo iniziare a progettare una graduale ripartenza, anche attuando interventi ulteriori di protezione. Ed è pure necessario rivalutare il criterio dell’appartenenza a settori strategici, visto che quando ci dovremo far carico dei costi ingentissimi della ripresa, tutti i settori saranno strategici”.


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