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Monitor Consiglio mercoledì 22 marzo 2023 ore 15:00 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

La nuova legge sulle Pm10 migliorata su nostra proposta

Marco Niccolai
Marco Niccolai

"Ridotte le sanzioni ma servono risorse nazionali per interventi strutturali. La sintensi dell'intervento del presidente commissione aree interne”



FIRENZE — "E’ il terzo intervento che il Consiglio regionale fa dal 2019, occorre intervenire e non minimizzare. Lo dimostrano i dati delle ultime centraline attivate dalla Regione in Valdinievole su richiesta dei Comuni; esse hanno registrato, dall'inizio del 2023, 15 sforamenti a Montecatini e 21 a Capannori. A Pescia un po' meglio, ma gli sforamenti sono 6. La campagna è annuale e quindi non possiamo trarre conclusioni ma i dati ci dicono che il problema esiste e va affrontato senza indugio".  Lo ha detto Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, intervenendo in aula nel dibattito sulla proposta di legge “Nuove disposizioni finalizzate al conseguimento dei valori limite per il materiale particolato PM10 e il biossido di azoto NO2, previsti dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente. Modifiche alla l.r. 74/2019”.

"Dietro questi numeri ci sono effetti sulla salute molto rilevanti, come ci ammonisce l’Istituto Superiore di Sanità: l’eccesso di esposizione alle PM10 aumenta il rischio di gravi malattie - prosegue Niccolai - Ma se siamo noi, come amministratori, a mettere in dubbio gli studi scientifici, come pensiamo che siano i cittadini ed essere consapevoli dell’importanza della questione? Se qualcuno ha non percezioni ma dati scientifici per contestare gli studi è bene che lo dica; ma fino a quando gli studi ci diranno che c’è un pericolo per la salute delle persone noi abbiamo la responsabilità morale, prima che politica e giuridica, di intervenire. Interventi che non sono inefficaci: lo dimostra il caso della piana di Pistoia dove, dal 2018, siamo rientrati sotto i limiti di legge".

"La commissione ambiente del Consiglio regionale ha fatto un buon lavoro migliorando la proposta di legge, innanzitutto normando il meccanismo dei controlli, sui quali si è troppo dibattuto a scapito degli interventi preventivi - ha sottolineato il consigliere regionale del PD - Ma il tema dei controlli e delle sanzioni è un elemento di deterrenza e non è centrale all’interno dell’azione della Regione e quindi della legge. In ogni caso, sui controlli abbiamo ora più certezze e trasparenza e sulle stesse sanzioni, grazie ad una proposta di cui sono promotore assieme ad altri colleghi del PD, abbiamo ridotto l’importo, un punto che tra l'altro non era stato sollevato dal Consiglio delle Autonomie Locali. Ma poco si è parlato degli incentivi: noi attendiamo che il governo nazionale stanzi i 25 milioni di euro promessi, perché per ora facciamo fronte solo con risorse della Toscana, che ha potuto fare i primi parziali bandi sui biotrituratori e sui camini. La differenza la faranno le risorse nazionali". 

"La transizione ecologica - ha concluso Niccolai - non può essere solo per chi se la può permettere, per questo sono fondamentali i finanziamenti annunciati e che vogliamo erogare per fare in modo che le PM10 ritornino al livello previsto dalla legge".



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