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Monitor Consiglio giovedì 20 luglio 2023 ore 16:19 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

La Regione stroncata di nuovo nella gestione dei conti sanitari

Irene Galletti
Irene Galletti

La presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, commenta il giudizio della Corte dei Conti in merito al rendiconto generale della Regione Toscana per l'esercizio 2022.



FIRENZE — Per Galletti “Appare evidente anche alla Corte dei Conti che la Regione Toscana su molti aspetti, soprattutto quelli legati alla programmazione e all’impegno di risorse, naviga a vista. Molte delle decisioni assunte spesso sono fortemente criticabili. E a volte neanche riesce a prenderle. Ad esempio, un richiamo - condiviso dal M5S ed espresso più volte in varie sedi - è l’abitudine di rinviare o rimodulare determinati investimenti programmati e finanziati con la legge di bilancio e sistematicamente deprogrammati e definanziati con le successive leggi di variazione. Questo ogni volta che si manifesta l'esigenza di reperire ulteriori risorse da destinare ad altri interventi, a cominciare dal ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario regionale. Questo è stato fatto anche per gli interventi relativi alla realizzazione della Darsena sul Porto di Livorno, al raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca e per i lavori sul porto di Marina di Carrara.”

La Presidente M5S pone l’attenzione su di un aspetto tecnico sollevato dalla Corte e che può essere sintomo di difficoltà nella programmazione degli interventi. Si riferisce al “Caricamento del Fondo spese impreviste (FSI) con ingenti risorse” per la Cinquestelle “Un altro segnale delle difficoltà vissute da chi amministra la Toscana, che per semplificarsi la vita sottrae risorse dall politiche regionali ordinarie.”

Spostandosi sul capitolo sanità “È stato Inoltre rilevato che l'imputazione sistematica delle spese derivanti dai mutui sul fondo sanitario indistinto da parte della Regione produce effetti distorsivi sulla gestione contabile, rendendo difficile capire quanti di questi soldi siano effettivamente serviti a restituire prestazioni e servizi in salute ai cittadini toscani.”

Per quanto riguarda Arpat, “L'agenzia si alimenta finanziariamente quasi esclusivamente grazie al Fondo Sanitario Indistinto: 44,57 milioni, il 93% del finanziamento totale.” Secondo la Cinquestelle “Anche questo è un segnale dell'incapacità programmatica e gestionale di chi governa.”

Riguardo alle spese per le attività legate all’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Galletti sottolinea come “Più volte, negli anni, il Movimento 5 stelle ha sollevato la problematica relativa al crollo dei controlli ambientali effettuati dall'agenzia toscana, individuando la principale problematica nella carenza di risorse e personale. Una situazione denunciata anche dalle parti sociali.”

Tuttavia, diversamente da quanto si potrebbe supporre, la Corte dei Conti ha rilevato per Arpat un'eccessiva liquidità di cassa a fine esercizio, che presenta mediamente valori superiori al 50% del contributo necessario per il normale funzionamento. Per I magistrati questa circostanza è sintomo di un possibile sovrafinanziamento con risorse che non si traducono in servizi per la collettività in coerenza con la natura pubblica delle funzioni esercitate. Per il Movimento 5 Stelle “Questa circostanza conferma una inadeguata amministrazione delle risorse pubbliche. Mai vorremmo sentirci dire che questi soldi possono essere destinati ad altro perché non necessari. Se le risorse rimangono inutilizzate e Arpat appare come un ente in dismissione, di chi potrebbe mai essere la colpa se non di chi governa con questi risultati?” Si domanda Galletti.

“Oltretutto - incalza la consigliera regionale - Arpat giocherà un ruolo centrale nelle azioni di monitoraggio e controllo ambientale per le opere del Pnrr che si avvieranno nei prossimi mesi. Il minimo sindacale che possiamo aspettarci dalla Giunta è che metta l’Agenzia nelle condizioni ottimali per affrontare il carico di lavoro che la attende.”

Infine, la più sonora tirata di orecchie al Presidente Giani arriva per le partecipazioni societarie. In questo ambito la Corte dei Conti evidenzia “l'incapacità della Regione di indirizzare in maniera incisiva l'operato delle società e di ottenere una inversione di tendenza sulla profonda crisi strutturale del settore ‘partecipazioni’”. In tal senso, i magistrati portano all'attenzione le forti perdite di esercizio che caratterizzano due importanti società partecipate: Fidi Toscana Spa che registra una perdita di 1,5 milioni di euro e Firenze Fiera Spa che chiude con una perdita di 4,2 milioni di euro.

La Presidente M5S rileva come "Ancora una volta la Corte dei Conti stronca la Regione nella gestione dei conti, rendendo evidente come queste difficoltà siano strettamente legate all'incapacità di programmazione da parte dell'amministrazione toscana." Per Galletti la prova più emblematica è “L'appunto mosso riguardo al ritardo della presentazione del Piano Regionale di Sviluppo 2021-2025 (ben oltre il termine di sei mesi dall'insediamento previsto dalla legge), adottato dalla giunta il 7 dicembre 2021 e ancora in attesa di approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale. Da oltre un anno chi governa la Regione lo sta facendo senza aver spiegato ai toscani quali linee programmatiche intende seguire. Se questo non è navigare a vista allora ci dica Giani di cosa si tratta.”

Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.


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