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Cultura venerdì 15 dicembre 2023 ore 18:40

Michelangelo e D'Annunzio, "Il corpo e l'anima" in una mostra

Un particolare della mostra
Un particolare della mostra

Due anniversari da celebrare, due artisti d'ineffabile statura: a loro la Toscana dedica l'esposizione evento a ingresso libero



FIRENZE — Michelangelo e D'Annunzio, così apparentemente lontani ma così vicini nella mostra evento allestita nelle sale al primo piano di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione Toscana, nei 160 anni dalla nascita del Vate che coincidono coi 460 anni della morte del Buonarroti.

L'esposizione dall'inedito e prezioso accostamento di due artisti d'ineffabile statura si intitola "Michelangelo e d’Annunzio. Il corpo e l’anima". Voluta dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e realizzata da Opificio delle Arti e della Musica, in collaborazione con il Vittoriale e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, sarà visitabile dal 15 Dicembre 2023 al 18 Febbraio 2024 con ingresso libero.

Fra i due, fili invisibili: Gabriele d’Annunzio fu sempre affascinato, fin dalla gioventù, dal grande Buonarroti. Non soltanto perché Michelangelo aveva saputo celebrare la gloria dell’arte con le sue opere immortali e la sua poetica, ma anche perché il Vate ebbe modo di vivere a Firenze e a Roma, dove l’artista aveva operato lasciando capolavori per l’umanità intera, ma anche perché dimorò per molti anni nella casa dello studioso di Michelangelo Herny Thode.

L'inaugurazione della mostra. Da sinistra Giordano Bruno Guerri, Veronica Ferretti, Eugenio Giani

L'inaugurazione della mostra. Da sinistra Giordano Bruno Guerri, Veronica Ferretti, Eugenio Giani

D'Annunzio, ha ricordato Giani, nutriva "per Michelangelo un profondo legame affettivo", ed "entrambi gli artisti hanno avuto una passione per Firenze e la Toscana". Così: "E noi, che in Toscana vogliamo esaltare la cultura e fare di queste eccezionali personalità un punto di riferimento di forte capacità attrattiva, salutiamo oggi questa bellissima mostra perché grazie a iniziative così si riesca sempre ad alimentare quell'idea della Toscana per vocazione terra di cultura nel mondo".

Giordano Bruno Guerri stringe sul legame fra i due: "Il legame fra D’Annunzio e Michelangelo, dal Poeta definito uno dei quadrumviri della magnanima arte nostra con Palestrina, Dante e Monterverdi è precoce, profondo e lo accompagna in tutta la sua esistenza", racconta essendo proprio lui anche curatore del catalogo della mostra.

"Se ne trovano citazioni, oltre 200, in moltissime sue opere, dagli scritti giornalistici alle lettere alle amanti, dai romanzi fino alle prose redatte negli anni Venti e Trenta. La sua arte è per D’Annunzio proiezione e rivelazione della sua anima; lo scultore eterna nella creazione artistica i segni di quelle tempeste umane e sovraumane, che percorsero il suo spirito".

Tre i temi al centro della dottrina e dell'estetica dei due autori su cui si incardina la mostra. Li illustra l’ideatrice Veronica Ferretti: "La morte, il corpo e l’anima e sottolinea pensieri che vengono espressi dai due autori nelle loro opere, offrendo una lezione che ha molto da insegnare ancora oggi".

L'allestimento

Il percorso espositivo inizia con una galleria di foto dalle Stanze della Prioria e dello Schifamondo (dove si trovano i gessi di Michelangelo al Vittoriale) e continua con le tre sale dedicate rispettivamente a d’Annunzio, a Michelangelo e a Henry Thode.

Gran parte degli oggetti esposti sono stati messi a disposizione dal Vittoriale degli Italiani per l’allestimento della mostra: dal Busto Eleonora Duse di Arrigo Minerbi alle bottiglie dell'Aqua Nuntia, passando per gli abiti e gli accessori esposti tipicamente al Museo d’Annunzio Segreto e a numerosi volumi della biblioteca del Vate.

La presidente della Fondazione Casa Buonarroti, Cristina Acidini, storica dell’arte di fama internazionale assieme al direttore Alessandro Cecchi, mirabile michelangiolista, hanno selezionato un disegno anatomico divino, il foglio Studi di gambe (inv.11 F), le Rime (A.B., XIII, ff. 9 e 74) oltre agli otto gessi dei bozzetti già Collezione Hähnel.


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