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Lavoro venerdì 26 marzo 2021 ore 07:00

Occhio agli autobus, venerdì di sciopero

In tutta Italia uno sciopero della durata di 24 ore del settore del trasporto pubblico locale. 5.500 operatori coinvolti in Toscana



FIRENZE — Bus e tram fermi. Il trasporto pubblico locale in Italia si ferma per un giorno a causa dello sciopero di 24 ore indetto per oggi dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl. 

Lo sciopero è stato deciso per sostenere la vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del Tpl. I trasporti sono a rischio nelle città italiane, ma non riguardano i lavoratori dei treni, il cui contratto è già stato rinnovato. Per bus tramvia saranno garantite solo le corse nelle fasce di garanzia.

Andrea Gambacciani di Filt Cgil riguardo ai lavoratori del Tpl ha detto: “Nella pandemia hanno assicurato servizi fondamentali, senza tirarsi indietro, e ora non si vedono riconosciuto il loro lavoro come meriterebbero: per questo i lavoratori dei trasporti pubblici, bus urbani ed extraurbani, tramvie, scioperano, in protesta con le associazioni datoriali che continuano a essere ostili nel confronto col sindacato per il rinnovo del Contratto nazionale, nonostante che il Decreto Sostegni abbia stanziato 800 milioni di euro per i mancati ricavi. Questi lavoratori hanno bisogno di risposte”.

I 5.500 lavoratori del Tpl in Toscana hanno sempre risposto presente in questi mesi di pandemia, mentre ancora una volta registriamo la mancata volontà da parte delle associazioni datoriali di non rinnovare il Ccnl, scaduto ormai da 3 anni - ha spiegato David Zullo della segreteria Uiltrasporti Toscana - Le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale sono stati in questo ultimo anno in prima linea, un settore che non si è mai tirato indietro rispetto alle difficoltà. Per questo è inaccettabile la chiusura da parte delle associazioni datoriali. Il governo nell’ultimo anno ha triplicato risorse per tutto il comparto e il Decreto Sostegni ha stanziato ulteriori 800 milioni. Chiediamo che una parte di queste risorse siano destinate al rinnovo contrattuale. E chiediamo anche che il Ministero vigili sull’utilizzo di queste risorse”.


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