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Attualità giovedì 10 settembre 2020 ore 09:56

Autisti in allarme, chiedono bus a prova di Covid

Temono l'allentamento di alcune misure per questo sono pronti a difendere le precauzioni adottate durante il lockdown e mantenute sino ad oggi



FIRENZE — Sono stati i primi a rivendicare l'adozione di precauzioni a bordo del trasporto locale, così gli autisti di Ataf hanno messo le mani avanti alla vigilia del Comitato per la sicurezza dove intendono difendere i divieti e le limitazioni ad iniziare dalla chiusura della porta anteriore e fino alle navette dedicate al personale. L'incontro decisivo è previsto per venerdì 11 settembre.

I conducenti sono pronti a difendere il "fortino" così hanno definito l'insieme di regole adottate per limitare i rischi di contagio da Covid 19 "Non è il momento di abbassare la guardia" ha detto il coordinatore della Rsu aziendale, Gianluca Mannucci. "Dobbiamo mantenere fermi i divieti e le precauzioni adottate, dalla chiusura della porta anteriore alla catenella per il posto guida fino ai dispenser di igienizzante a bordo. Dobbiamo pensare alla tutela dei passeggeri rispettando la capienza massima ma anche al personale che garantisce il servizio, senza autisti è difficile garantire la frequenza dei passaggi" ha sottolineato il coordinatore in quota Cisl.

Tra le richieste c'è anche il mantenimento delle navette, i mezzi usati dal personale per spostarsi in città nei luoghi di cambio turno che sono oggi una la mattina, due a metà giornata ed un'altra nel tardo pomeriggio "Abbiamo cambi su tutto il territorio, le navette uniscono i depositi di Peretola e Campo di Marte oltre a passare dalle piazze principali" ha concluso Mannucci.

"Sul fronte del numero dei contagi, rispetto a tante altre regioni d'Italia, continuano ad esserci numeri contenuti e ad oggi non si registra neanche un lavoratore del settore contagiato nelle nostre aziende.  Auspichiamo, pertanto, che non si verifichino episodi anche isolati di tentativi di abbassare la guardia, e quindi di continuare a tenere la porta anteriore chiusa e la catenella ad un metro di distanza dalla cabina di guida ben chiusa. Tutto questo per continuare a preservare la salute di tutti i conducenti, nell'interesse dei passeggeri" ha ribadito anche il vice coordinatore Massimo Milli della Faisa Cisal.


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