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Attualità giovedì 07 novembre 2019 ore 09:56

"Siamo morti in aeroporto" flash mob dei Fridays

Un gruppo di attivisti ha organizzato un die-in all'aeroporto di Firenze per protesta contro le dichiarazioni rilasciate dal presidente Marco Carrai



FIRENZE — Ieri sera, intorno alle 20, un gruppo di attivisti del Fridays For Future di Firenze ha organizzato un flash mob nella hall dell'aeroporto Amerigo Vespucci per rispondere al presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai che aveva dichiarato nelle ore precedenti “La pista si farà comunque”. 

Gli attivisti del Fridays For Future supportati da alcuni membri dell'Assemblea per la piana contro la nocività hanno spiegato in una nota "Le istituzioni locali e regionali da tempo dichiarano di essere dalla nostra parte e di portare avanti politiche ecologiche. E allora noi vogliamo che siano conseguenti e coerenti: se davvero vogliono mettere uno stop alle emissioni di CO2, allora questo significa mettere uno Stop all’aeroporto, che le aumenterebbe in maniera significativa andando ad aggravare la situazione in cui versa il nostro pianeta. Come Fridays Firenze abbiamo aderito da tempo alla battaglia portata avanti dagli abitanti della Piana: se la pista venisse costruita, il territorio sarebbe devastato a livello ecologico, per non parlare della salute dei cittadini. Firenze e la piana non si arrendono al potere del denaro e in vista dell'udienza del consiglio di stato di fine novembre vanno avanti le iniziative e le mobilitazioni dei comitati e delle realtà di base".

"Una nuova pista di 2400m per arrivare ad oltre 50mila voli e 5milioni di passeggeri l'anno è l'incubo sociale ed ambientale che i poteri forti del territorio spacciano con la narrazione falsa e stantia dello "sviluppo" e delle sue "opportunità". Un volo ogni 7 minuti circa per 17 ore di esercizio aeroportuale tutti i giorni dell'anno feste comprese. Una nuova pista che cancella il parco della piana come elemento di protezione e rigenerazione ambientale. Un impatto devastante sull'assetto idrico e il sistema delle acque basse della piana regimate dal fosso reale. Un nuovo aeroporto come tassello fondamentale di un progetto di città dove la rendita immobiliare e l'economia delle merci di lusso continuano a spartirsi il goloso piatto del centro-vetrina ormai sottratto agli abitanti.
Questo è lo scenario di morte a cui ci opponiamo nonostante le arroganti dichiarazioni del presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai che, proprio ieri, le vedeva amplificate sulla stampa locale "la pista di farà comunque" anche contro un eventuale sconfitta ai tavoli della giustizia amministrativa".


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