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Politica lunedì 11 maggio 2015 ore 15:40

La sfida di Giannarelli sulle buone pratiche

Servizio di Tommaso Tafi

Trasparenza in sanità, piccoli cantieri contro le grandi opere, acqua pubblica e rifiuti zero: queste le priorità del candidato governatore del M5S



FIRENZE — Per la sua prima uscita ufficiale nel capoluogo toscano Giacomo Giannarelli, 36enne libero professionista laureato in Scienze politiche con una tesi sulla Decrescita felice, ha scelto di farsi accompagnare dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio e dal deputato Alfonso Bonafede

Il blitz al cantiere della futura stazione sotterranea dell'alta velocità è stata utile a Giannarelli per fare il punto sulle sue priorità come potenziale governatore. Lotta agli sprechi in sanità, per prima cosa. "La sanità rappresenta il 70% del bilancio regionale - ha detto Giannarelli - Li dovranno entrare i cittadini per scovare e cancellare gli sprechi".

Poi lotta alla disoccupazione giovanile e soprattutto promozione delle buone pratiche. "Dalla strategia a rifiuti zero alla ripubblicizzazione dell'acqua - ha detto Giannarelli - Qui ci sono le tariffe più alte d'Italia ma continua ad esserci un problema di depurazione delle acque reflue". 

Ma è sulle grandi opere che si è concentrata l'attenzione della pattuglia pentastellata, a partire da quella del sottoattraversamento fiorentino dell'Alta velocità. "E' una cosa scandalosa - ha attaccato Giannarelli - un cantiere partito 8 anni di fa di cui è stato realizzato solo l'8% dell'opera. Con i costi che sono raddoppiati. Qua c'è proprio una visione politica diversa: le grandi opere contro le piccole opere, le buone pratiche contro le cattive pratiche. Siamo in tempo per fermarla, per fare in modo che la linea sia fatta in superficie, così come suggerito dall'Università di Firenze".

Un'opera inutile hanno sottolineato Di Maio e Bonafede. "In questa Regione - ha detto Di Maio - ci sono ancora treni che vanno a diesel. E' una questione di priorità". Oltre che di costi, come ha detto Bonafede, che ha annunciato che il Movimento presenterà un esposto alla Corte dei Conti per capire chi pagherà per i ritardi che si stanno accumulando e per le varianti in corso d'opera.


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