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Politica lunedì 16 febbraio 2015 ore 12:43

Landucci dice addio, maggioranza su un filo

Dopo Sel anche l'esponente Pd (di area civatiana) lascia la maggioranza che adesso per governare può quindi contare soltanto su 18 consiglieri su 32



PISA — Non è proprio appesa a un filo, ma la giunta del Comune di Pisa guidata da Marco Filippeschi, può ormai contare su numeri alquanto risicati. Dopo l'uscita di Sel (in polemica sulla fusione dell'aeroporto Galilei con lo scalo fiorentino) anche il consigliere comunale civatiano del Pd, Stefano Landucci, ha infatti ufficializzato la sua uscita sia dal gruppo dem sia dalla maggioranza che sostiene la giunta.

"Non ritengo più la politica del Pd a livello nazionale, regionale e comunale conforme agli ideali con cui è nato il partito" ha spiegato Landucci che ora aderirà al gruppo misto. 

In Comune, spiega ancora il consigliere motivando la sua decisione, "l'uscita di Sel sposta l'asse della coalizione a destra, replicando quanto già tristemente accaduto a livello nazionale e quanto purtroppo si profila a livello regionale".

Uno scenario di fronte al quale potrebbe avvicinarsi anche lo spettro delle elezioni anticipate dato che per garantire il governo servono 17 consiglieri (il totale è 33 comprendendo anche il sindaco) e la maggioranza ne conta a oggi 18 (15 del Pd, 2 della lista civica, 1 dei Riformisti). E non va dimenticato che all'interno dei Dem le posizioni critiche sono tenute anche da altri consiglieri.

Certo è, in ogni caso, che non ci sarebbero i tempi tecnici per andare a votare a maggio insieme alle regionali e dunque, se la maggioranza dovesse definitivamente venire meno, il Comune di Pisa potrebbe trovarsi davanti a mesi di commissariamento. "Le elezioni anticipate non sono una strada percorribile. Il Pd di Pisa ritrovi la sua unità e in accordo con le altre forze di maggioranza riparta ancora più veloce nel governo della città. E’ la scelta migliore per la nostra comunità" ha scritto su Facebook Antonio Mazzeo, ex consigliere comunale pisano e ora responsabile organizzazione del Pd regionale. 

Una linea, quella contro le possibili elezion anticipate, che arriva anche da un gruppo di intellettuali e professionisti pisani che hanno sottoscritto un appello e promosso una raccolta di firme proprio a sostegno della continuità amministrativa.


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