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GIALLO Mazzola giovedì 17 agosto 2023 ore 09:00

Voce di donna - Intervista a Marilù Oliva

Marilù Oliva
Marilù Oliva
Foto di: Claudia Spaziani

Marilù Oliva, che negli anni ha collaborato con la Biblioteca Fonte Mazzola, è insegnante di lettere in un istituto superiore bolognese, rinomata saggista che cura un blog sull’Huffington Post occupandosi anche di questioni di genere, inoltre scrittrice di numerosi romanzi thriller e noir.



PECCIOLI — Oliva è autrice della cosiddetta “Trilogia della Guerrera”, che comprende Fuego (Elliot, 2011), Mala suerte (Elliot, 2012) e Tù la pagaràs! (Elliot, 2015), in cui la Guerrera, protagonista delle opere, è rappresentata come una donna coraggiosa e forte; scrive poi Le Sultane (Solferino, 2021) in cui agiscono tre anziane (Wilma, Mafalda e Nunzia) che regnano sovrane su un palazzo popolare di via Damasco, a Bologna e che hanno dai settant’anni in su…, Le Spose sepolte (HarperCollins, 2018) chemette in scena l’atroce punizione di femminicidi irrisolti, Musica sull’abisso (HarperCollins, 2020), romanzo nel quale Micol Medici, l’investigatrice, è una giovane determinata che deve combattere contro il maschilismo all’interno della Polizia. Il romanzo giallo Le spose sepolte si configura infatti come un’indagine ai limiti del thriller dove il tema della condizione femminile diventa fondamentale e in cui si costruisce una forte eroina costretta a farsi valere con ostinazione in un mondo dominato dagli uomini. Marilù Oliva è poi passata a sviscerare la storia con il suo romanzo Biancaneve nel Novecento (Solferino, 2021), che racconta l’intreccio di due voci, quella di una bambina e quella angosciante di un’anziana signora sopravvissuta alla deportazione nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. Si è poi consacrata allo studio e alla scrittura di romanzi riguardanti la mitologia come L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (Solferino, 2020) e L'Eneide di Didone (Solferino, 2022), studi e riscritture di grandi classici letterari in chiave femminile.

C’è dunque un filo rosso che unisce tutte le opere di Marilù Oliva. L’argomento della donna è in esse preponderante. Ti chiediamo perciò Marilù: qual è la tua concezione di donna?

Fin dall’antichità, nella Bibbia o nel mito, la donna ha avuto scarsa importanza. Nella Bibbia la donna talvolta non è nominata e Dio stesso parlando si rivolge esclusivamente agli uomini. Nel mito lo stesso, la donna non è presa molto in considerazione. Ma ricordiamoci che Odisseo sarebbe forse ancora in viaggio se non avesse incontrato tutte quelle donne che lo hanno aiutato! E ad esempio, nella rilettura che ho dato dei grandi classici come Odissea ed Eneide, il mito non è più una narrazione specificatamente maschile, sono presenti delle donne di fianco all’eroe. Per parlare dei nostri tempi, la donna è ancora emarginata nel mondo del lavoro. Migliaia di noi, sebbene maggiormente istruite degli uomini, hanno rinunciato a una carriera impegnativa in favore la famiglia. Ci sono valori universali cui le donne devono ispirarsi, diventando persone libere di sognare, senza paura. Stiamo acquisendo consapevolezza, questo, dopo molto torpore, è un momento lucido e prezioso per le donne, che potranno riscattarsi a livello globale, nell’arco di due o tre generazioni.

C’è differenza nella scrittura tra la costruzione di un personaggio maschile o femminile?

Tra un autore e i suoi personaggi deve esserci più di un’amicizia, deve essere presente una profonda conoscenza, si dice infatti che ci risulta facile scrivere di ciò che ci è più vicino. Un bravo scrittore è come un attore, deve sapersi calare nei panni di qualsiasi personaggio, sia esso un uomo o una donna e chi si impegna a scrivere deve saper scrivere di tutto. Uno miei dei romanzi più amati è Repetita (Solferino, riedito 2023), scritto agli esordi. Lorenzo Cerè, il protagonista che narra la storia in prima persona, è un omicida seriale, il cui pensiero è ricostruito attentamente, dopo studi di trattati clinici. La sua patologia è una sessualità compulsiva ed effettivamente il romanzo sembra scritto da uno psicopatico. Non si può essere veri scrittori attingendo solo al serbatoio della propria vita, ma soltanto mediocri autori.

Ci sono molte protagoniste femminili nei gialli italiani e nelle tue opere, che caratteristiche hanno?

Romano De Marco, amico e scrittore molto apprezzato, ad esempio, è presente con il suo personaggio femminile Laura Damiani. Macchiavelli e Lucarelli mettono in scena donne. Io, forse, sono stata molto insistente sulla figura e sulla varietà delle donne: penso che ci siano molti aspetti del femminile. La Guerrera vuole diventare giornalista, ha trent’anni. Le sultane invece sono ultrasettantenni. Micol Medici: è una giovane ostinata che deve combattere il maschilismo all’interno del corpo di polizia.

Cosa ne pensi Marilù dei femminicidi?

 Indubbiamente sono un atto criminale indicativo di un mondo patriarcale. Gli omicidi di donne sono da attribuirsi al maschilismo più retrivo. Pensiamo alla cronaca nera italiana degli ultimi mesi: il terribile caso di follia dell’uccisione di Giulia Tramontano, una giovane che aspettava un bambino. L’assassino, compagno della vittima e padre del bambino, pensava che la donna che aveva di fronte valesse meno di lui. Uccidere una donna dimostra il vile il valore attribuito alla sua vita. Dobbiamo pertanto far capire ai ragazzi e alle ragazze che valiamo tutti alla stessa maniera, tramite l’educazione scolastica e quella familiare.

Esistono differenze, secondo te, tra la mente di un assassino e di un’assassina?

Le donne statisticamente uccidono meno degli uomini e nella casistica omicidiaria femminile mancano gli scempi del cadavere. Le donne ad esempio in passato avvelenavano. Al contrario gli uomini talvolta non portano rispetto per il corpo della vittima. Prendendo ancora per esempio il caso di Giulia Tramontano, il compagno, oltre ad aver ucciso la donna e del figlio che portava in grembo, ne ha di fatto vilipeso il corpo, nel tentativo, anche piuttosto infantile, di potersi facilmente disfare del cadavere, bruciandolo nella vasca da bagno o nascondendolo maldestramente.

A te che attualmente ti occupi molto di mitologia chiediamo: sono esistiti dei gialli nella mitologia?
Certo! Ci sono gialli risolti, come quello di Medea (che fa parte de Le tragiche), con i suoi giochi di magia. Giasone torna a casa e Medea capisce che lo zio non gli avrebbe più restituito il trono. Con una magia riesce a convincere le tre figlie ad assassinare il loro padre Pelia.

Per quanto riguarda i gialli irrisolti: Ulisse e suoi compagni si rifugiarono da Circe. Ubriaco, Elpenore si sdraiò a dormire sul tetto dell'abitazione di Circe. Al mattino, essendosi dimenticato di dove si trovasse, cadde e morì per la rottura dell'osso del collo. Omero ci vuole far capire che la vita è piena di imprevisti? Ma Ulisse, uno ad uno, perderà tutti i compagni, non ce la farà a salvarli.

Marilù, come tutti gli scrittori, legge tantissimo (molti saggi di antropologia, mitologia e sul teatro) recensendo tutti i titoli più importanti su una sua rubrica. Quali letture ci consigli?

Sicuramente Codice di ferro di Romano De Marco. Vi preannuncio anche che in autunno uscirà una serie di quattro podcast realizzati da me per il Corriere della sera, dal titolo Le tragiche. Essi trattano delle donne nella tragedia antica. Ad esempio, uno sarà dedicato a Edipo e Giocasta, la madre che nel mito si uccide per la vergogna di aver costituito, senza saperlo, una famiglia col figlio.

Quali letture invece consiglia la nostra Marilù Oliva per i ragazzi?

Dalle più divertenti come Il diario di una schiappa, al fantasy della saga di Harry Potter. Mi sento di dire ai ragazzi che i classici andrebbero letti. Classici che sono universalmente recepibili. Ad esempio, La coscienza di Zeno mostra come il protagonista sia un personaggio imperfetto. Non riesce a smettere di fumare, i suoi insuccessi sono costanti e il rapporto col padre è burrascoso. Proprio per scrollarsi di dosso questa mentalità di essere per forza vincenti. I ragazzi dovrebbero dare una prima lettura a Pirandello: L’esclusa, Uno, nessuno centomila. E poi suggerirei loro un capolavoro del Novecento, La Storia di Elsa Morante. Per quanto riguarda il genere giallo o mistery i ragazzi possono leggere anche gialli tradizionali oppure autori italiani come Romano De Marco, Sarah Savioli, che nei romanzi dà voce degli animali, o Gabriella Genisi.

Hai un Podcast da suggerirci?

Sì ce l’ho! Al di là del titolo che contiene una parolaccia, consiglio Cazzi nostri-Cose tra maschi, lo ritengo molto utile. Seduti al tavolo insieme all’ospite del giorno affrontano temi scomodi, soprattutto per gli uomini. Diego Passoni e l'urologo Nicola Macchione raccontano la fragilità del maschio in “Cazzi nostri”, il nuovo podcast incentrato sulla sessualità maschile.

Forse qualcosa sta cambiando, o quantomeno ci si prova, dando l'esempio di un nuovo modo di parlare di “cose di maschi” tra maschi. Un tentativo è stato fatto il nuovo podcast disponibile su One Podcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio, che sdogana finalmente le chiacchiere tra uomini sulle cose che li riguardano molto da vicino (il sesso, le sue forme, le sue dimensioni, la durata, la frequenza, il piacere, il dolore, i blocchi e le fantasie. Ma si parla anche di mascolinità tossica fatta di silenzi, vergogne, forza fisica e standard irraggiungibili).

Tutti argomenti raccontati dagli autori “core a core”, come siamo più abituati a veder fare tra donne…

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

Marilù Oliva

Marilù Oliva

Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da ottomila volumi, la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, composta da altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la nuovissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese. Per la fascia di età 8-12 è stato organizzato un circolo di piccoli lettori, dal titolo Dieci piccoli detective: incontri mensili dedicati alla lettura e dinamiche dei romanzi gialli.

Tante le attività della Biblioteca gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura dal titolo: Storia a tinte gialle, un rinnovamento del Progetto Parole Guardate che si è incentrato sul giallo storico, in dieci appuntamenti che si sono tenuti da novembre a febbraio. Sono stati pubblicati su Quinewsvaldera i racconti ideati dai partecipanti al corso di scrittura tenuto da Andrea Marchetti. Dei benefits sono dedicati ai nostri studenti e ai nuovi iscritti: ad esempio, chi è in possesso del codice di ingresso della Biblioteca ha potuto partecipare a Studiare senza stress, tre incontri dedicati al potenziamento della memoria e il miglioramento dei metodi di studio, tenuti dal docente Stefano Intini.

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, abbiamo avviato Librarsi, un’iniziativa condotta dalla psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi, legata alla Libroterapia, un metodo che parte dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno. Nell’ambito del maggio dei libri, la Biblioteca ha ospitato un laboratorio di lettura ad alta voce a cura di Vania Castelfranchi e Marco Zapparoli dal titolo Poesia in voce.

Seguiteci a settembre, stiamo preparando per voi delle nuove iniziative!


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