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Politica lunedì 08 maggio 2017 ore 09:15

M5S, Di Maio suona la carica in Toscana

Foto facebook Nicola Maglione sindaco - Movimento 5 Stelle Pistoia

Tour de force del vicepresidente della Camera per sostenere i candidati pentastellati alle amministrative a Pistoia, Lucca e Carrara



PISTOIA — Un tour toscano per scaldare i sostenitori del Movimento 5 Stelle in Toscana a poco meno di un mese dalle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Ma l'orizzonte di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati, si spinge ancora più in là guardando al governo nazionale. "Questa volta i nostri candidati sindaco si apprestano, se vorrete, a governare delle città ma tra dieci mesi potrebbero avere dalla loro parte anche un governo della Nazione del M5s", ha detto Di Maio a Pistoia, prima tappa della sua domenica toscana per sostenere il candidato Nicola Maglione. 

Le altre tappe, nel pomeriggio, sono state a Lucca dove il candidato è Massimiliano Bindocci e a Carrara, dove a correre per il Movimento 5 Stelle sarà Francesco De Pasquale. 

"Ieri sono andato in Veneto a salutare i nostri sindaci uscenti del M5s - ha aggiunto Di Maio - In questi 5 anni hanno governato provando a cambiare tantissime cose, il debito pubblico che gli avevano lasciato, ma lo hanno fatto sa soli, perché non avevano nessuna regione dalla loro parte, e non avevano ovviamente il governo dalla loro parte".

Di Maio ha chiuso a qualsiasi tipo di alleanza: "L'11 giugno avremo una grande opportunità di cambiare le cose. In Toscana si va a votare a Lucca, Pistoia e Carrara. Non faremo nessuna alleanza. Non stiamo nemmeno pensando a eventuali ballottaggi: saranno i cittadini a decidere".

Con Di Maio, l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, il deputato Alfonso Bonafede, le senatrici carraresi Laura Bottici e Sara Paglini, il consigliere regionale Giacomo Giannarelli e quelli comunali, Matteo Martinelli e Federico Bonni.

Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio non ha risparmiato l'affondo sulla legge sulla legittima difesa appena approvata dalla Camera e in attesa di passare al Senato: "L'ultimo esempio del fare una legge solo per dire di averla fatta è questa ridicola legge sulla legittima difesa secondo la quale puoi sparare al ladro solo di notte mentre di giorno non puoi farlo. Il sindacato ladri ha detto ''ah finalmente possiamo lavorare di giorno, orari più decenti, invece che di notte''. Quella legge è una di quelle leggi inutili che noi chiamiamo leggi bandiera o manifesto". 


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