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Monitor Consiglio lunedì 12 giugno 2023 ore 16:28 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Ripubblicizzazione del servizio idrico ma senza Multiutility

Irene Galletti
Irene Galletti

"Dovrà essere questo tema il fuicro della discussione alla Conferenza Regionale sull'Acqua"



FIREMZE — In occasione dell’avvio dei tavoli tematici della prima Conferenza regionale sull’acqua, un confronto istituzionale che consegnerà ai toscani il nuovo Piano di Tutela dell’Acqua e quello della Transizione Ecologica, la consigliera regionale e coordinatrice toscana del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, apre una riflessione sulle politiche operate dall’attuale Giunta regionale e da quelle che l’hanno preceduta, dai risultati del referendum sull’Acqua del 2011 ad oggi.

“Un confronto istituzionale sull’acqua è senza dubbio positivo - dichiara Galletti - Acqua come bene prezioso da tutelare e come elemento cardine delle comunità, giustissimo, ma la politica deve dare un seguito a queste parole affinché non appaiano come vuote frasi di circostanza. Potremmo farlo dando seguito alla volontà dei cittadini, che si sono espressi 12 anni fa attraverso lo strumento democratico per eccellenza: il referendum. Il verdetto è stato chiaro ed inequivocabile: l'acqua è un monopolio naturale, bene di tutti, pertanto non può essere permessa nessuna speculazione su di essa. Si proceda, quindi, alla ripubblicizzazione del settore idrico integrato, senza passare da artifici come quello della Multiutility, un progetto scellerato che metterebbe in balia dei mercati le tariffe dei principali servizi per gli enti locali, tra cui l’acqua".

"La liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali operata a partire dalla metà degli anni '90 e che ha avuto la sua massima espansione nei primi anni duemila ha operato notevoli cambiamenti nella formazione, nell'organizzazione e nella gestione delle società di essi erogatrici - prosegue Galletti - Relativamente alla risorsa idrica, la maggior parte dei gestori oggi ha raggiunto una certa solidità economica e non ha più nessuna necessità di ricorrere alla finanziarizzazione del capitale per dover gestire le infrastrutture e operare investimenti. Sostenere che senza la quotazione in borsa non si possa garantire sviluppo e prosperità è un’affermazione maliziosa. Si può dunque, a mio avviso, riaprire il tema della ripubblicizzazione dell’Acqua in Toscana e parlarne in sede istituzionale, come in occasione di questa conferenza regionale che oggi avvia i lavori".

"La gestione della rete idrica e dei servizi pubblici riguarda tutta la nostra regione, nella sua eterogeneità, e le peculiarità di cui tenere conto sono tante. Insomma, è giunto il momento che chi ha iniziato la sua corsa in solitudine si fermi, aspetti gli altri concorrenti e si sieda attorno ad un tavolo a discutere seriamente con un punto fermo: no alla borsa, si ad una vera ripubblicizzazione. La via per la politica è indiscutibilmente questa, i cittadini l’hanno indicata, fare altro è un tradimento della volontà dei toscani" conclude Irene galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e Coordinatrice toscana.


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