Attualità mercoledì 29 luglio 2020 ore 23:15
E' ufficiale, stato di emergenza fino al 15 ottobre
Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, è stata approvata definitivamente la proroga dello stato di emergenza che scadeva il 31 luglio
ROMA — Via libera del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, alla proroga dello stato di emergenza per il coronavirus fino al 15 ottobre 2020. L'attuale stato di emergenza era in scadenza al 31 luglio.
In mattinata era arrivato il via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza che proroga lo stato di emergenza sulla crisi coronavirus fino al 15 ottobre. Il documento è stato approvato con 286 voti a favore, 221 contrari e 5 astenuti.
Il Cdm ha quindi approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 deliberata il 31 gennaio 2020.
Il decreto, inoltre, interviene per la proroga dei termini di altre specifiche misure, tra le quali quelle per il reclutamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per la permanenza in servizio del personale sanitario, per l’assunzione degli specializzandi, per l’abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario.
Ma anche per potenziamento delle reti di assistenza territoriale; per la disciplina delle aree sanitarie temporanee; per l'avvio di specifiche funzioni assistenziali per l'emergenza Covid-19 e per le unità speciali di continuità assistenziale; disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale e finalizzate a facilitare l'acquisizione di dispositivi di protezione e medicali; in materia di distribuzione dei farmaci agli assistiti e di sperimentazione dei medicinali per l'emergenza epidemiologica.
E poi misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività, misure urgenti per la continuità dell'attività formativa delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, in tema di lavoro agile, per l’edilizia scolastica.
In mattinata il premier Giuseppe Conte ha riferito in Aula con un lungo intervento in cui ha spiegato che "la proroga, se si epura la discussione da posizioni ideologiche, è una scelta inevitabile, per certi aspetti obbligata, fondata su valutazioni squisitamente tecniche. Non sto dicendo ovviamente che è preclusa una valutazione politica, anzi oggi vi viene richiesta, ma voglio dire che il governo sta operando questa valutazione sulla base di mere istanze organizzative, operative, non certo perché si vuole fare un uso strumentale per atteggiamento liberticida, reprimere il dissenso o ridurre la popolazione in uno stato di soggezione. Sono affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza nella realtà".
"Se non si condivide la necessità di prorogare l'emergenza lo si dica in modo franco al governo ma non si faccia confusione sulla popolazione, perché oggi sui social c'è qualche cittadino convinto che prorogare lo stato d'emergenza significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto. Non è affatto così".
"Manteniamo un cauto livello di guardia, non intendiamo introdurre misure restrittive - ha proseguito Conte - . Vi posso assicurare che da parte del Governo, mia personale, di tutti i ministri non vi è nessuna intenzione di drammatizzare, né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione. La scelta di prorogare lo stato di emergenza non è affatto riconducibile alla volontà di voler creare una ingiustificata situazione di allarme".
E poi ribadisce che non c'è intenzione di adottare "nuove misure restrittive ma, se del caso, confermare quelle misure precauzionali minime che ci stanno consentendo di convivere con il virus".
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