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Cultura domenica 10 marzo 2024 ore 16:55

La street art colora il cuore del Chianti

Sanguis Jovis di Vesod a Strada in Chianti
Sanguis Jovis di Vesod a Strada in Chianti

Grazie al bando per la Ri-Generazione del Consiglio regionale sono stati realizzati murales che portano l'arte nella vita quotidiana dei cittadini



CHIANTI — La street art colora il cuore del Chiani, con tre nuovi murales inaugurati a Tavarnelle Val di Pesa (scuola e circolo Le Rampe) e Strada in Chianti (palazzetto dello Sport) e realizzati attraverso il bando Ri-Generazione Toscana del Consiglio regionale. E proprio il presidente dell'assemblea toscana Antonio Mazzeo ha preso parte nei giorni scorsi all'inaugurazione delle opere insieme ai sindaci di Barberino-Tavarnelle e di Greve in Chianti David Baroncelli Paolo Sottani e al consigliere regionale Massimiliano Pescini.

A Tavarnelle all’interno della scuola secondaria di primo grado Il Passignano, dell’Istituto Comprensivo Don Milani, sono stati realizzati due percorsi laboratoriali che hanno contato la presenza di circa 25 studenti e studentesse. Gli artisti protagonisti sono stati due: Ypsilon, già coinvolto nel murales al Circolino Semifonte, e InsaneJane, giovane writer di un comune limitrofo. 

Gli studenti e le studentesse sono stati suddivisi in due gruppi in modo che ognuno seguisse un progetto specifico con l’artista di riferimento. Il primo gruppo, gestito da Insanejane, aveva come tema I Care, messaggio perpetuato da Don Milani che dà il nome all’istituto comprensivo di cui il plesso fa parte, da cui è nato il murales intitolato We Care.

Il murale We Care realizzato dagli studenti con Insanejane

Il murale We Care realizzato a Barberino Tavarnelle dagli studenti con Insanejane

Il secondo gruppo è stato gestito da Ypsilon e aveva come tema l’agenda 2030. Come per l’altro laboratorio, nel primo incontro è stata messa su carta l’idea da realizzare su muro, intitolata Save the Planet. Nei successivi due incontri il disegno è stato realizzato su un muro del cortile interno della scuola chiamato quadrilatero.

Il murale Save the Planet realizzato a Barberino Tavarnelle dagli studenti con Ypsilon

Il murale Save the Planet realizzato a Barberino Tavarnelle dagli studenti con Ypsilon

 

Ad entrambi i laboratori hanno preso parte gli operatori di strada che hanno supportato gli artisti nella gestione del gruppo. All’inaugurazione di queste opere, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, era presente anche la dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti.

Inaugurato poi il murales eseguito dell’artista Dr8ste, realizzato sulla facciata esterna del Circolo Arci La Rampa, nel cuore storico e commerciale di Tavarnelle Val di Pesa. Si tratta di un’immagine visiva di forte impatto, una realizzazione grafica permanente che vuole farsi osservare, evocare, ispirare, insegnare, contrastare l’oblio nel quale il treno della memoria rischia di interrompere il suo viaggio. 

Il murale realizzato da Dr8ste a Barberino Tavarnelle, a sinistra il presidente Mazzeo

Il murale realizzato da Dr8ste a Barberino Tavarnelle, a sinistra il presidente Mazzeo

La liberazione di Barberino-Tavarnelle dall’occupazione nazifascista, avvenuta nel Luglio 1944 ad opera delle truppe neozelandesi, esattamente il XXVIII Battaglione Maori, non è più solo una narrazione tramandata oralmente, divulgata nel tempo da ricerche, studi, pubblicazioni e percorsi culturali ed educativi. Non è solo un’immagine, ricostruita nei rari dossier fotografici dell’epoca, incorniciati dai ricordi sbiaditi dei centenari del Chianti.

Tre i quadri raffigurati attraverso la tecnica del puntinismo: la presenza dei soldati Maori, di quei giovani giunti dall’altro capo del mondo per combattere contro la barbarie nazifascista nell’unico intento di difendere e salvare le vite italiane anche a costo di perdere le proprie. In questo caso l’artista ha scelto di affidarsi alla resilienza di un volto femminile per richiamare la forza d’animo del popolo Maori, la donna in quanto simbolo di vita, di cultura di pace si contrappone alla guerra e alla morte che ne deriva. 

Nel secondo riquadro trova spazio l’arrivo dei soldati neozelandesi accolti in piazza dai tavarnellini, mentre la terza finestra visiva si concentra sulla dipartita di alcune imponenti figure militari che si allontanano da piazza Matteotti ad evocare la fine della guerra, la conclusione di una pagina tra le più buie vissute dal Paese.

“La street art ha la caratteristica unica di far entrare l’arte nella vita quotidiana delle persone, non serve andare al museo per ammirarla, riesce a rendere più belli i nostri quartieri e magari a ispirare anche un futuro migliore", ha dichiarato il presidente Mazzeo. 

Sanguis Jovis di Vesod a Strada in Chianti

Sanguis Jovis di Vesod a Strada in Chianti

"I murales sono stati realizzati sia da artisti di fama internazionale come Vesod, con l’opera Sanguis Jovis dedicata al Sangiovese, il vitigno frutto della terra del Chianti, sia da ragazzi della scuola Il Passignano, che hanno ridipinto parti della loro scuola, sia da artisti come Dr8ste con un’opera sulla Liberazione di Tavarnelle grazie alle truppe maori”.

Altra tappa della visita istituzionale del presidente del Consiglio regionale Mazzeo è stata a Strada in Chianti, dove è stata inaugurata l’opera monumentale che rientra nel progetto Street Life, promosso dal Comune di Greve in Chianti e realizzato da Coop 21, con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. Il Sanguis Jovis prende vita nell’opera di pittura murale dell’artista internazionale Vesod

Protagonista dell’opera di dimensioni monumentali è il Sanguis Jovis, il vitigno frutto della terra di Greve in Chianti, che non vuole rappresentare solo l’emblema della cultura chiantigiana ma evocare l’accezione più ampia dell’esistenza umana. Un viaggio tra passato e presente che rimanda ai principi di libertà, inclusione, alla genuinità e all’autenticità delle relazioni legate al luogo in cui si nasce e si cresce, alla capacità di generare passioni ed emozioni, costruire i fondamenti della vita di comunità. 

Dalle mani dell’urban artist Vesod è nata l’opera di pittura muralista su una superficie di 330 metri quadri complessivi, le cui dimensioni sono 33×10. È raffigurata attraverso una sequenza di frame, istanti, frammenti in successione che creano un’immagine in movimento, emerge una realtà pittorica che coniuga spazio, forme geometriche ed energia vitale. Infine, ancora a Greve, il consigliere regionale Pescini ha inaugurato l’opera Arte e libertà in piazza Danimarca e l’opera 50022 in piazza della Resistenza.


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