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Imprese & Professioni mercoledì 18 dicembre 2019 ore 09:10

​Freelance e Partite Iva: agevolazioni e soluzioni per sopravvivere allo stress della libera professione

Dalla condivisione degli strumenti di lavoro al co-working: tutte le agevolazioni, compresi gli aiuti regionali, in sostegno dei liberi professionisti



TOSCANA — Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e negli ultimi anni la velocità del cambiamento ha preso ritmi ancora più vorticosi grazie allo sviluppo tecnologico che sta modificando profondamente ogni aspetto produttivo umano. Secondo il Rapporto 2019 sulle libere professioni in Italia il nostro Paese si conferma capitale europea per numero di lavoratori autonomi in rapporto al numero di abitanti. Crescono gli under 35 che decidono di avviare un'impresa in proprio ma sale anche il numero degli over 55, il primato è ancora maschile con un 65% contro il 35% delle colleghe donne, un gap però che si annulla tra i professionisti più giovani.

I numeri della Toscana per il 2018 si attestano su 20.000 nuove aperture di P.IVA e più nel dettaglio di l iberi professionisti senza dipendenti. Non a caso proprio la Regione Toscana guarda con sempre più interesse ed attenzione all'inedita forma di impresa definita startup ed al nuovo modo di concepire lo spazio del lavoro chiamato co-working che non solo significa una nuova organizzazione del lavoro ma anche ottimizzare al meglio le spese che per un lavoratore a partita IVA possono essere molte.

Le spese di un libero professionista: dagli strumenti di lavoro all'ufficio condiviso

Si sa la vita della P.IVA  e delle start-up non è tutta rosa e fiori soprattutto se ci si inserisce in un mercato con concorrenti già forti. Bisogna imparare a gestire il tempo e lo stress e infine ma non meno importante bisogna preventivare e tenere sotto controllo il budget da destinare a strumenti e attrezzature necessarie , sede di lavoro, formazione continua, carburante o mezzi di trasporto per eventuali trasferte.

Per fortuna però ci sono soluzioni e agevolazioni che se ben sfruttare possono essere davvero di grande aiuto a chi ha deciso di intraprendere una nuova attività lavorativa.

Anche quelli che hanno optato per un lavoro smart dove l'aspetto dell'innovazione digitale la fa da padrone sa bene che accessori e strumenti di lavoro tradizionali come penne, evidenziatori, stampanti, toner, carta, blocchi per appunti, agende e tutti gli oggetti di cartoleria classica sono ancora imprescindibili per una buona organizzazione del lavoro. Per non parlare poi di quei dispositivi più sofisticati come lavagne luminose, stampanti 3D o proiettori. Per fortuna la rete offre numerosi soluzioni: qui è possibile trovare facilmente discount per l'ufficio che consentono di acquistare direttamente online materiale da ufficio e cancelleria anche in piccole quantità e a prezzi accessibili.

Una delle voci di spesa sicuramente più sostanziose è occupata dall' ufficio o ambiente di lavoro. A Firenze i prezzi di un locale destinato ad ufficio partono da 600 euro in su al mese. Per questo molti professionisti decidono sempre di più di condividere l'ambiente di lavoro e quindi anche le spese e di organizzarsi nei Co-working.
Un Co-working in realtà non è solo uno spazio condiviso tra persone che svolgono lavori differenti ma anche un modo per fare rete e scambiarsi competenze, contatti e conoscenze.

Ad aiutare questa nuova forma di organizzazione del lavoro è intervenuta anche la Regione Toscana che già dal 2014, ha varato il primo bando per l'assegnazione di voucher individuali destinati alle nuove Partite IVA con lo scopo di contribuire all'affitto degli spazi ma anche alle spese di viaggio, vitto e alloggio per possibili trasferte in co-working al di fuori del territorio regionale toscano. Un aiuto materiale sicuramente positivo per chi ha aperto la sua attività negli ultimi dodici mesi ma che pone pure simbolicamente l'attenzione della politica a queste nuove forme di concezione di organizzazione del lavoro autonomo.

Condividere e ottimizzare le risorse aziendali

Il concetto di Co-working cioè di condividere spazio e conoscenza di fatto stimola la creazione di un nuovo modo di fare impresa che ha investito nuove ma anche vecchie professioni.

Si parte dalla condivisione di una scrivania, dall'arredamento e dalla fornitura da ufficio , supporti sia digitali che tradizionali che sono indispensabili e che rendono più efficiente il lavoro di tutti: accessori di cancelleria, fax, stampanti e cartucce, telefoni, fotocopiatrici, raccoglitori, schedari, portariviste e tutto quello che non può mai mancare in un ufficio.

La socializzazione poi può andare anche oltre: architetti, avvocati, grafici, programmatori informatici, operatori nell'ambito del marketing e dei social media, professionisti della comunicazione e della creatività digitale trovandosi a lavorare sotto lo stesso tetto possono sviluppare nuove forme di collaborazioni professionali e far nascere nuove sinergie.

I Numeri del Co-working

Si calcola che tra Europa e Nord America siano già oltre ventimila gli spazi di co-working esistenti ed i numeri crescono ogni anno a ritmo molto elevato. In Italia ce ne sono circa 550, uno ogni 108 mila abitanti e la città con più centri certificati è senza sorprese Milano che ne conta già oltre 50 su tutto il territorio urbano.

In prevalenza, il 55% per l'esattezza, sono al nord ma la differenza con il sud non è poi così ampia. La tendenza degli ultimi anni a livello nazionale è soprattutto la nascita di spazi di lavoro condivisi in provincia e nelle città di medio - piccole dimensioni.

In Toscana di luoghi di co-working in totale se ne trovano oltre quaranta e a farla da padrona è ovviamente Firenze dove si sono creati i primi uffici condivisi in regione ed oggi se ne contano più di 10. Ma gli spazi di co-working sono sparsi in tante altre città come Pisa, Ponsacco, Livorno, Grosseto, Prati e moltissime altre.


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