Sono passati sei mesi da che la piccola Kata - Kataleya Alvarez, 5 anni - è scomparsa alla periferia di Firenze dallo stabile occupato abusivamente in cui abitava con la mamma e il fratellino. Che fine ha fatto?
La risposta dopo mezzo anno di ricerche avviate in quel drammatico 10 Giugno non è arrivata né dalle testimonianze escusse anche all'estero, in Perù che è il paese originario della bambina e della sua famiglia, né dai filmati della videosorveglianza esaminati fotogramma per fotogramma a partire dalla zona della scomparsa fino a tutta la città.
Kata giocava con i suoi amichetti e il fratellino. Le ultime immagini la riprendono mentre rientra nel cancello dell'edificio, poi mentre ne sale le scale. Erano le 15,15 circa del 10 Giugno 2023. Da allora della bimba si sono perse le tracce. Come svanita nel nulla. La madre sarebbe rientrata dal lavoro di lì a poco, intorno alle 15,40, senza più trovare la sua bambina.
L'inchiesta si è dipanata su più piste senza tralasciarne alcuna, anche se il fascicolo è stato aperto per sequestro di persona a scopo estorsivo con 5 iscritti nel registro degli indagati. Richieste di riscatto non ne sono pervenute, così l'ipotesi privilegiata è stata quella di una ritorsione nell'ambito del racket delle stanze che gestiva quei locali abusivamente occupati.
Solo pochi giorni prima un uomo si era lanciato giù da una delle finestre per sfuggire a un'aggressione. L'atmosfera era pesante, ed è in quell'ambito che si sono orientate le indagini, senza però riuscire a risalire alle dinamiche della scomparsa di Kata, men che meno alla bambina.
L'edificio nel frattempo è stato sgomberato, posto sotto sequestro, ispezionato in ogni anfratto e intercapedine anche con l'intervento dei corpi speciali dei carabinieri: nessuna traccia della piccola Kataleya Alvarez, tanto che l'immobile è stato infine dissequestrato. Sono passati sei mesi, tra poco è Natale. La bambina non si trova.