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Ufficiale, stop all'obbligo del vaccino anti-Covid per i sanitari

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. La norma entrerà in vigore il primo Novembre, con 2 mesi di anticipo. Provvedimenti anche in tema di giustizia

Il governo riunito a Palazzo Chigi - foto governo.it

A partire da domani, primo Novembre, decadrà l'obbligo di vaccinarsi contro il Covid per coloro che esercitano le professioni sanitarie, quindi medici, infermieri, operatori socio-sanitari e così via.

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri riunito per la seconda volta da quanto è iniziato il mandato della premier Giorgia Meloni. Il nuovo corso nella gestione della pandemia annunciato dalla presidente del Consiglio nel suo discorso di insediamento è quindi cominciato. La decisione di oggi è stata giustificata con la necessità di reintegrare in servizio rapidamente alcune migliaia di sanitari, sospesi dalla loro attività per aver rifiutato la somministrazione del siero anti-Covid, e tamponare così la drammatica carenza di personale generata nelle strutture sanitarie dell'emergenza pandemica. Si tratta in realtà di una anticipazione: l'obbligo sarebbe comunque decaduto il prossimo 31 Dicembre.

Il Consiglio dei ministri ha stabilito pene più severe contro i rave party, confermato l'ergastolo ostativo ("fine pena mai" per coloro che non collaborano con la giustizia) e ha rinviato l'entrata in vigore della riforma Cartabia della giustizia al 30 Dicembre.

Verrà invece formalizzata nei giorni scorsi la sospensione fino al 30 Giugno 2023 delle multe da 100 euro elevate nei mesi scorsi agli ultracinquantenni no-vax.

Notizia in aggiornamento