Ci sarebbe un ricatto all'origine dell'uccisione della donna, ritrovata decapitata. Un uomo si è dichiarato colpevole e ha ammesso un secondo delitto

Calenda e Renzi tornano a stringersi la mano. Ambra Angiolini su Gaza: «Tra i cittadini senso di impotenza fortissimo»


“Due di noi”, storie di tumore al seno metastatico al Milano Film Fest
MILANO (ITALPRESS) – “I greci per descrivere il tempo usano due termini: Kronos è il tempo cronometrico (minuti, settimane…); Kairos è il tempo di cui hai bisogno per fare qualcosa”. Inizia così “Due di Noi”, il docufilm ideato e promosso da Gilead Sciences Italia con Europa Donna Italia e Tapelessfilm, presentato oggi alla prima edizione […]

MILANO (ITALPRESS) – “I greci per descrivere il tempo usano due termini: Kronos è il tempo cronometrico (minuti, settimane…); Kairos è il tempo di cui hai bisogno per fare qualcosa”. Inizia così “Due di Noi”, il docufilm ideato e promosso da Gilead Sciences Italia con Europa Donna Italia e Tapelessfilm, presentato oggi alla prima edizione del Milano Film Fest in programmazione fino all’8 giugno.Con queste parole, Chiara, 50 anni, insieme a Teresa, 38 anni, cominciano a raccontarsi.Due storie distanti geograficamente (Chiara vive a Venezia, Teresa a Salerno), ma parallele e profondamente intrecciate nella loro umanità.Entrambe convivono con un tumore al seno metastatico, una diagnosi che, solo nel 2022, ha riguardato oltre 52.000 donne e che spesso strappa ogni certezza, ogni progetto. Ma che oggi, grazie al progresso terapeutico, sta evolvendo sempre più nella dimensione della cronicità.“Io sono una persona con una malattia, non sono una persona malata – afferma Chiara nel film – E dunque vivo la malattia come una piccola parte della mia vita che curo”.Riuscire a raccontare due storie con l’obiettivo di parlare di malattia senza renderla protagonista assoluta delle vite di Chiara e Teresa è la ‘sfida” del film diretto da Mattia Colombo e Davide Fois e prodotto da Tapelessfilm.“Nove mesi di aspettativa di vita è la prognosi che ho ricevuto nel 2020 quando la malattia si è ripresentata – afferma Chiara Ruaro, protagonista di Due di Noi -. Da allora sono passati 5 anni, una laurea, una carriera e tante passioni. La vita ti mette davanti a salite molto ripide, spetta a noi decidere come affrontarle. La mia storia, che è fatta anche di paure e di momenti di sconforto, soprattutto quando devo ricevere i risultati degli esami, e che ho avuto la fortuna di raccontare in un modo così amplificato, spero sia di aiuto alle donne che si trovano di fronte a questo percorso. Non si può e non si deve minimizzare, ma si può e si deve prendere il tempo e riempirlo di vita, perchè il presente deve essere vissuto a pieno e il futuro e la scienza possono cambiare il nostro cammino”. Insieme a Chiara c’è Teresa, 38 anni, una prima diagnosi di tumore al seno a 31, che poi si trasforma nel 2022 in tumore al seno metastatico. Teresa, come Chiara, non vuole essere solo malattia e affronta la vita in modo pieno, coltiva interessi si spende per sensibilizzare e aiutare le donne che incontrano come lei il tumore al seno, progetta il suo matrimonio.“Si chiama cancro, non possiamo evitare di chiamarlo per il suo nome, ciò che dico a me stessa quando sento di crollare è di avere coraggio, mi dico: cadi sprofonda, attraversa questo dolore e prova a trasformarlo – racconta Teresa Giordano, protagonista insieme a Chiara di Due di Noi -. Anche a 30 anni quando la vita può essere così difficile il tempo può essere meraviglioso; negli ultimi 7 anni ho fatto cose che non avrei fatto prima. Ho talmente tanti progetti da realizzare nei prossimi anni che non basterebbe un libro per contenerli tutti; il più vicino è il mio matrimonio, con un compagno che mi ha scelto il giorno della mia prima diagnosi e non mi ha mai abbandonata”.“Quando abbiamo conosciuto Chiara e Teresa, siamo stati travolti emotivamente dalle loro storie – affermano Mattia Colombo e Davide Fois -. Due racconti paralleli e profondamente intrecciati nella loro umanità. Due donne che nonostante la diagnosi non si fermano. Vivono, progettano, amano. In un mondo che tende a definire le persone attraverso la propria malattia, loro costruiscono ogni giorno un futuro possibile, fatto di piccoli e grandi obiettivi. Un futuro che comincia sempre – e solo – nel presente, ma le donne non sono sole in questo percorso. Le sostiene, infatti, una comunità fatta di altre donne che vivono la loro stessa esperienza e relazioni personali forti. Abbiamo voluto sviluppare un racconto dal vero e una narrazione intrecciata, in cui le storie di Chiara e Teresa si alternano e si specchiano l’una nell’altra per fare emergere, attraverso la quotidianità, le passioni e le relazioni che le circondano, due ritratti di donne di straordinaria resilienza, ma soprattutto di vita”.Avere quantità di tempo e un buono stato di salute, per potere poi aggiungere qualità a questa condizione, è il filo conduttore del docufilm, ma è anche l’obiettivo a cui la ricerca scientifica è orientata e che già oggi mostra i suoi primi traguardi.“Le storie di Chiara e Teresa sono una testimonianza preziosa. Ci raccontano in modo indiretto come le terapie possano incidere in modo significativo per le pazienti che ricevono una diagnosi di progressione della malattia – afferma Alessandra Gennari, Professoressa ordinaria di oncologia medica presso l’Università del Piemonte Orientale, Coordinatrice della Faculty sulle neoplasie della mammella di ESMO (Società Europea di Oncologia), Direttore della Clinica Oncologica dell’Ospedale Universitario di Novara -. La ricerca è in continua evoluzione e oggi il tumore al seno metastatico, sia nelle forme più aggressive come il tumore al seno metastatico triplo negativo, sia nelle forme più diffuse come l’HR+/HER2- (forme positive all’espressione dei recettori ormonali HR (estrogeno o progesterone), può contare su terapie più efficaci che riescono a dare più tempo con una migliore qualità di vita. Per noi clinici vedere affrontare un percorso così difficile con tenacia e voglia di futuro è un grande traguardo; diffondere questo messaggio con la voce delle pazienti è fondamentale”. Il percorso di Chiara e Teresa non potrebbe essere lo stesso senza il supporto di una rete di donne che quotidianamente si sostengono e si aiutano. Le associazioni dei pazienti rappresentano un porto sicuro, dove trovare conforto, accoglienza e aiuto. Il docufilm Due di Noi è realizzato grazie alla collaborazione di Europa Donna Italia, da sempre impegnata per le pazienti a fianco della comunità scientifica e delle istituzioni.“Dedichiamo un’attenzione speciale alle pazienti con tumore al seno metastatico dal 2012 – afferma Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – quando abbiamo promosso la prima indagine dedicata a far emergere i loro bisogni. In quel tempo il tumore metastatico era un tabù; oggi lo è molto meno, grazie anche ai progressi della ricerca che hanno permesso di dare una dimensione nuova alla fase avanzata della malattia. Una fase che porta con sè esigenze specifiche, legate non solo alla prospettiva di vita, ma anche alla particolare condizione fisica e psicologica della donna, che si trova ad affrontare scenari molto diversi rispetto a chi convive con la malattia localizzata. Nel tempo non abbiamo mai smesso di restare in ascolto delle pazienti, da questo ascolto sono emerse in particolare cinque richieste che sintetizzano i loro bisogni: le abbiamo racchiuse nel Manifesto del Tumore al Seno Metastatico e ci siamo impegnate per portarlo sui tavoli istituzionali, avviando una un’azione di advocacy che chiede alle istituzioni risposte rapide e tempestive”. Due di Noi è parte dell’impegno che Gilead Italia, presente nell’area dell’oncologia solida, rafforza da quattro anni.“Siamo fieri di essere riusciti in un tempo breve, quanto mai prezioso, a contribuire al miglioramento della vita di persone che affrontano una malattia oncologica metastatica, grazie a terapie che aumentano l’aspettativa di vita, garantendo che questa possa essere vissuta con qualità”, dice Carmen Piccolo, Direttore Medico Gilead Sciences Italia. “Il nostro impegno è costante non solo per trovare terapie sempre più innovative ed efficaci – si pensi che a oggi sono attivi 30 studi per 20 nuove potenziali indicazioni per il tumore al seno e altre tipologie di tumori solidi entro il 2030 – ma anche per garantire che l’accesso a queste terapie avvenga il più rapidamente possibile. Per questo la collaborazione con la comunità scientifica, le istituzioni e le associazioni pazienti rimane imprescindibile”.“La possibilità di comunicare l’esperienza di malattia in contesti sempre più ampi oggi è una realtà e questo consente di valicare le barriere e lo stigma che ogni persona con esperienza di malattia porta con sè – afferma Gemma Saccomanni, Senior Director Public Affairs di Gilead Sciences Italia -. Essere inseriti, con Due di Noi, nella programmazione della prima edizione del Milano Film Fest è la conferma di un cambio di marcia e di una sensibilità che in questo senso stiamo contribuendo a consolidare e siamo felici che il nostro progetto sia stato accolto con favore dalla direzione artistica della manifestazione. Gilead continuerà ad ascoltare le voci delle pazienti e ad amplificarle in contesti dove la cassa di risonanza può essere forte e raggiungere un pubblico sempre più vasto”.All’interno della programmazione del Milano Film Fest sono previste ulteriori proiezioni di Due di Noi e una promozione con un trailer dedicato prima di ogni proiezione nelle sale della manifestazione; inoltre il docufilm sarà disponibile sul sito https://www.gileadpro.it/due-di-noi.“Negli anni la filmografia non solo italiana, ma internazionale, ha prodotto film di grande risonanza che raccontano il tema della malattia. Il cinema è un canale potente per muovere sensibilità e coscienze – sottolinea Claudio Santamaria, Direttore Artistico del Milano Film Fest – Al nostro battesimo non potevamo che accogliere con entusiasmo Due di Noi, riservando uno spazio a un messaggio così forte come quello raccontato dalle storie di Chiara e Teresa. Un messaggio di speranza, ma soprattutto di vita”.
– foto f28/Italpress –(ITALPRESS).
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI