Due mesi senza Kata, la bimba inghiottita dal nulla

Era il 10 Giugno quando Kataleya Alvarez, 5 anni, spariva nel giro di una manciata di minuti. Di lei nessuna traccia. Il punto sulle indagini

FIRENZE — Alle 15,13 di sabato 10 Giugno 2023 Kataleya Alvarez, 5 anni, saliva le scale dello stabile abusivamente occupato alla periferia di Firenze dopo aver giocato con gli amichetti. Alle 15,45 Kataleya Alvarez, 5 anni, era scomparsa, inghiottita in un nulla che ancora la trattiene.

Da due mesi non c'è traccia della bambina, e ciò malgrado le indagini siano iniziate subito, al momento della denuncia da parte della madre avvenuta intorno alle 20 di quel giorno dannato, e si siano dispiegate con ogni mezzo e con l'impiego dei corpi speciali.

Al momento della scomparsa Kata viveva in una palazzina occupata abusivamente dall'autunno 2022 da famiglie in parte di origini peruviane come la sua, in parte di origini rumene.

Lo stabile del mistero: come è uscita da lì Kataleya?

Lo stabile verrà sgomberato solo dopo la scomparsa di Kata, anche per favorire i rilievi ambientali in cui gli esperti del Ris dei carabinieri hanno ispezionato ogni intercapedine, ogni ambiente, ogni parete e ognuno dei corridoi labirintici che si snodano in quell'edificio.

Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private sono state passate al setaccio fotogramma per fotogramma, prima quelle della zona e poi quelle dell'intera città allargando progressivamente il raggio. Nulla. Come ed eventualmente con chi Kata è uscita da quell'edificio? Anche questo resta un mistero.

Le indagini: che fine ha fatto Kataleya?

I genitori di Kata sono stati sentiti dai magistrati più e più volte. La procura fiorentina ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo estorsivo. L'ipotesi investigativa privilegiata è che la scomparsa della bambina sia in qualche modo connessa al contesto di illegalità che si svolgeva in quello stabile. Non sono note però al momento richieste di riscatto di qualche tipo.

Intanto sabato 5 Agosto l'inchiesta ha subito un'accelerazione: lo zio di Kata, a cui la bambina era affidata al momento della scomparsa mentre la mamma era al lavoro, è stato arrestato insieme ad altri tre uomini per il racket delle stanze che si sarebbe consumato all'interno dello stabile occupato. Quel giorno sono stati perquisiti anche alcuni familiari tra cui i genitori. I loro telefonini e il traffico social sono oggetto d'attenzione.

I fatti contestati ai quattro portati nel carcere fiorentino di Sollicciano riguardano la richiesta di soldi per occupare le stanze, ma c'è anche l'accusa di tentato omicidio e lesioni in merito a una vicenda avvenuta il 28 Maggio scorso: un uomo si lasciò cadere dal terzo piano per sfuggire, secondo le ricostruzioni, a un'aggressione in cui temeva che sarebbe rimasto ucciso.

Ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia, in cui il giudice per le indagini preliminari ha concentrato le domande sui fatti specifici. Dello stesso tenore l'interrogatorio di questa mattina svolto dai pm. Sulla scomparsa di Kata invece lo zio materno e gli altri potrebbero essere ascoltati in procura nei prossimi giorni.

Due mesi senza Kata: la manifestazione

In occasione dei due mesi dalla scomparsa della bambina, alle 21 a Firenze si manifesta, così come a lungo è stato fatto sera dopo sera da quando la bambina è sparita.

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