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Attualità venerdì 17 novembre 2023 ore 10:15

I droni per digitalizzare le aree alluvionate

alluvione

Esperti uniti e nuove tecnologie in campo per creare un modello digitale di monitoraggio dei terreni intrisi d'acqua che potrebbero franare



FIRENZE — I droni per digitalizzare le aree alluvionate, con la creazione di modelli di monitoraggio su vasta scala attraverso i quali controllare eventuali movimenti dei suoli intrisi d'acqua: è il risultato di un lavoro di squadra per il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini e del personale delle aree colpite dall’alluvione del 2 Novembre scorso. 

Ad innescare il circuito virtuoso è stata la campagna di rilevamento per il monitoraggio attivata dalla Direzione difesa del suolo e protezione civile – settore “Protezione civile regionale” della Regione Toscana. Per farlo sono stati utilizzati droni con l’obiettivo di ottenere, nel minor tempo possibile, un’informazione digitale e condivisibile di grandi porzioni di territorio.

L’attivazione di un innovativo sistema di monitoraggio ha permesso di realizzare un modello digitale metrico e georiferito, utile ad effettuare controlli necessari alla stima di una corretta valutazione del rischio. A causa dei ripetuti eventi piovosi, il terreno ha raggiunto un alto livello di saturazione idrica che innesca movimenti da vigilare.

Grazie alla preziosa collaborazione tra gli esperti del Consorzio Lamma, i ricercatori dell’Istituto di GeoScienze e GeoRisorse del Cnr e gli operatori del Servizio ReMoTe Cnr dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa è stato possibile eseguire la pianificazione e l’esecuzione di molteplici attività di volo a Vaiano, Schignano e Montemurlo nel Pratese e a Montale in provincia di Pistoia. 

Una ortofoto di Montale

Una ortofoto di Montale

L'operatore aeronautico, il Servizio ReMoTe Cnr, ha utilizzato contemporaneamente sensori di tipo Lidar e Rgb. Dai dati acquisiti, dopo una prima elaborazione sono stati prodotti per ogni rilievo una nuvola di punti tridimensionale e un’ortofoto entrambe georiferite.

Le mappe e i modelli 3D generati sono poi stati trasferiti presso il Consorzio Lamma dove i ricercatori, a seguito di opportune tecniche di post processing, hanno realizzato prodotti digitali come Dtm e Dsm riferiti alla data del rilievo.

Successivamente il Consorzio stesso ha pubblicato online, sul Geoportale Difesa del Suolo, gli strati informativi geografici mettendoli così a disposizione delle autorità e delle sale operative distribuite sul territorio. Gli enti stanno continuando a lavorare, sotto il coordinamento della Regione Toscana, in funzione delle esigenze via via emergenti.

"Grazie ai voli dei droni - ha affermato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ringraziando ricercatori, esperti e operatori - abbiamo ottenuto informazioni digitalizzate che, diffuse in tempo reale, hanno consentito un controllo continuo dei territori colpiti e garantito la sicurezza di operatori e cittadini e che continueranno a dare indicazioni utili anche in futuro".


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