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Attualità mercoledì 26 luglio 2023 ore 14:20
Pegaso d'Oro a Volterra città di cultura
Tremila anni di storia come cuore culturale della Toscana, la candidatura al titolo nazionale e adesso il massimo riconoscimento della Regione
FIRENZE — Pegaso d'Oro a Volterra da 3.000 anni città di cultura, con tanto di candidatura al titolo nazionale 2022 e un lavoro infaticabile nella promozione e sviluppo come centro culturale: il massimo riconoscimento della Regione Toscana è stato conferito alla città e consegnato stamani 26 Luglio al sindaco Giacomo Santi da parte del presidente della Toscana, Eugenio Giani.
La cerimonia si è svolta a Firenze nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale toscana, e a ricevere il Pegaso oltre al sindaco hanno presenziato l’assessore comunale alla cultura Dario Danti, Paolo Verri direttore di Volterra22 e Cinzia De Felice a sua volta project manager di Volterra22. Con il presidente Giani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Volterra ha vissuto 3.000 anni da città della cultura, centro vitale fin dalla civiltà etrusca e poi romana. Missione proseguita nel Medioevo che l’ha vista cuore economico e soprattutto culturale che tale è rimasto fino al periodo granducale conclusosi nel 1859.
Una tradizione suggellata e confermata lo scorso anno con “Volterra città toscana della cultura 2022” che ha messo in campo un programma con oltre 300 appuntamenti tra eventi, mostre, spettacoli, iniziative, tutti riconducibili a quelli che sono stati i temi fondamentali del dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura 2022 che ha portato l’antica città etrusca in provincia di Pisa tra le 10 finaliste. L'impegno oggi viene coronato con il conferimento del massimo riconoscimento da parte della Regione Toscana.
Un tributo alla comunità
“Abbiamo fortemente voluto tributare a Volterra il Pegaso d’Oro lo avevamo annunciato a coronamento dell’impegno profuso da questa comunità nella candidatura al titolo nazionale di città della cultura, un impegno che Volterra ha saputo valorizzare mettendo a sistema una straordinaria offerta culturale e turistica, capace di andare oltre i confini comunali e regionali": parola di Giani, così intervenuto nel corso della cerimonia di consegna del Pegaso d'Oro.
"In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo visto tutti chiaramente una Volterra capace di includere, di curare, di innovare, di raccontare e di raccontarsi, forte della sua storia che ha sviluppato nei secoli attività peculiari come quella della produzione del sale e della lavorazione dell’alabastro, fino alla capacità di accogliere la diversità e la malattia nel suo grande, ed oggi ex, ospedale psichiatrico".
"Non ultimo - ha enumerato ancora Giani - capace di generare la formidabile esperienza della compagnia del carcere diretta da Armando Punzo, che da oltre 30 anni ha saputo costruire con costanza un progetto di 'differenza', fermento culturale che si è imposto per qualità ed unicità a livello nazionale ed internazionale e ci rappresenta in Italia e nel mondo, al punto da ricevere a Venezia il Leone d’oro alla carriera”.
Tradizione e innovazione
"Volterra ha saputo unire tradizione e innovazione. Dagli etruschi ad oggi ha dato un contributo fondamentale alla Toscana", ha detto il presidente del Consiglio regionale Mazzeo.
"Sono orgoglioso - ha proseguito - che il presidente Giani abbia voluto conferire alla città il Pegaso d'oro per essere stata la prima capitale toscana della Toscana. Dal Leone d'oro a Armando Punzo e alla Compagnia della Fortezza alla sua 'rigenerazione umana', Volterra è diventata uno tra i più importanti poli culturali italiani da valorizzare sempre di più".
"Volterra - ha concluso Mazzeo - è la dimostrazione di come investire in cultura vuol dire investire in libertà e mi prendo l'impegno, anche insieme al presidente Giani, di portare il modello Volterra a Bruxelles al comitato europeo delle Regioni come una delle best practice non solo della nostra regione ma di tutto il nostro Paese”.
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